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"Le rivoluzioni (albanese) nascono sempre da un’esigenza, dalla mancanza di qualcosa. Quel giorno rimasero a terra 13 persone. Ma in quei momenti c’era la volontà di cambiare; la gente era stanca, stufa, perché non c’era più niente da perdere" - Ermal Meta



Aborto    

Diritti e doveri e disinformazione

Aborto: un film sulle bugie.

Come in Matrix: pillola verde o pillola rossa ? Vuoi la verità anche se non ti piacerà, o preferisci la disinfomazione ?

Vediamo il parto in anonimato

10.07.2021 - pag. 95604 print in pdf print on web

A

Aborto: si può dire la verità ?

Si può raccontare cosa succede nelle cliniche ?

SI può dire come i fatti sono nascosti per fatturato ?

Qualcuno ha pagato una scelta. Ed è un film ora.

Il feto cerca di scappare quando sente l'aggressione della cannula che lo risucchiera'. pezzo dopo pezzo.

Si vede. E' evidente.

Ci sono alternative, e la madre può restare ignota, anche se questo non fa fatturato.

A chi si pone la domanda raccomando di non restare solo. I CAV aiutano. Sia la donna che il figlio.

Più facile non essere contro l'aborto "voluttuario": considerando che tantissimi ne hanno esperienza, è più facile non dichiarare la propria contrarietà.

Arriva il film. Qui la trama.

Che andare al cinema sia una presa di coscienza di voler essere donne e uomini, non burattini.

Ai giovanissimi che non possono rovinare il loro futuro con una gravidanza non voluta (che non è un diritto a senza unico, ma una scelta tra varie alternative): non mollate. Potete dare il figlio in modo che viva e cresca, anche se voi non potete o volete tenerlo. Dategli la stessa chance che avete avuto voi di vivere. Siamo qui tutti per giocarci le nostre carte.

"la madre può non riconoscere il bambino e  lasciarlo nell’ospedale in cui è nato, per permetterne la cura e la tutela giuridica. E’ al momento del parto (o nel momento successivo) che la mamma dovrà comunicare ai medici di non voler riconoscere il bambino. Inoltre, le mamme segrete avranno anche due mesi di tempo per ripensarci." (mammemagazine)

Foto da Dangritsku su getty imagesa da canva


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"Le rivoluzioni (albanese) nascono sempre da un’esigenza, dalla mancanza di qualcosa. Quel giorno rimasero a terra 13 persone. Ma in quei momenti c’era la volontà di cambiare; la gente era stanca, stufa, perché non c’era più niente da perdere" - Ermal Meta








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