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"Una storia non e' mai soltanto una storia" - Babakar Mbaye Ndaak



Personaggi    

Contrada non avrebbe dovuto scontare neppure un giorno di detenzione, risarcito

Fa male non leggere la notizia sui giornali. In fondo il link all'ebook su Amazon dello stesso Bruno Contrada insieme alla giornalista Letizia Leviti.

Nella copertina del libro Bruno Contrada prima e dopo i processi, dal 1992 al 2020.

28 anni.

13.04.2020 - pag. 94930 print in pdf print on web

S

Solo Rainews24, dal quale le dichiarazioni che seguono sono estratte,  ha dato la notizia.

"la Corte d'appello, con un provvedimento libero e coraggioso ha statuito che Bruno Contrada non andava né processato né tanto meno condannato e che dunque non avrebbe dovuto scontare neppure un solo giorno di detenzione". Così l'avvocato difensore Stefano Giordano

Contrada fu arrestato in qualità 007.


La Corte di Appello lo risarcisce.


"I danni che io, la mia famiglia, la mia storia personale, abbiamo subito sono irreparabili e non c'è risarcimento che valga. Io campo con 10 euro al giorno. Stare chiuso per il coronavirus non mi pesa: sono stato recluso 8 anni.


L'Europa riconosceva la mia sventura umana e giudiziaria.


Ma io provavo sofferenza solo a leggere i documenti di quella causa che cominciavano 'Bruno Contrada contro l'Italia".


"Ho vissuto in da piccolo col valore altissimo della Patria, l'Italia, e dello Stato. Solo per questo avrei diritto a un risarcimento solo perché hanno distrutto le certezze e i valori in cui ho creduto una vita".


"Per me indossare la divisa da ufficiale dei bersaglieri a 22 anni, e poi quella della Polizia di Stato fino a diventare dirigente generale, era tutto. Anche in carcere applicavo quei valori comportandomi bene e rendendomi utile con i consigli e l'esempio per i compagni di detenzione".



Su Amazon l'ebook (il link remunera):



"È la vigilia di Natale del 1992 quando Bruno Contrada, dirigente del Sisde con alle spalle una lunga carriera in Polizia, viene arrestato a Palermo con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Al termine di una complessa vicenda giudiziaria sarà condannato a scontare dieci anni di reclusione. Da allora Contrada non ha mai smesso di proclamare la sua innocenza portando avanti una tenace battaglia."

Dalle recensioni:


"Un libro che tutti dovrebbero leggere, malgrado la notevole pesantezza, dovuta al puntiglioso rigore con cui Bruno Contrada e la compianta giornalista ricostruiscono gli eventi di cui il poliziotto è rimasto vittima." Giuseppe V.

Da Wikipedia: La richiesta di grazia


A fine dicembre 2007 l'avvocato difensore di Contrada, Giuseppe Lipera, ha inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una "accorata supplica" al fine di sollecitarlo a concedere la grazia in mancanza di un'esplicita richiesta da parte dell'interessato che, ritenendosi innocente, non intende inoltrarla[43].


In un messaggio, Contrada ha ribadito: «Non ho mai chiesto, né chiedo, né chiederò mai la grazia a quello Stato da cui mi sarei aspettato un grazie e non una grazia»[44].


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