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"Le parole vissute le ritrovi nelle strade" - Le parole perdute, Mannoia



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Clemenza per Bossi dal Presidente della Repubblica

Nel 2011 offese il Presidente della Repubblica Napolitano. Oggi chiede la grazia al il Presidente della Repubblica, un gesto da solo che ribalta quanto pensava anni fa. Bossi non sta bene, da tempo. Napolitano non ha alcun risentimento.
06.12.2019 - pag. 94774 print in pdf print on web

I

Il Presidente Mattarella ha adottato un decreto di grazia

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato - ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione – un Decreto di concessione della grazia in favore di Umberto Bossi.


L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (c.d. vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011.

A seguito di provvedimento della Magistratura di sorveglianza Bossi è stato affidato in prova al servizio sociale.

Nel valutare la domanda di grazia, in ordine alla quale il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato un avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale, delle condizioni di salute del condannato, nonché della circostanza che in relazione alle espressioni per le quali è intervenuta la condanna il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha dichiarato di non avere nei confronti del condannato “alcun motivo di risentimento”.

Roma, 05/12/2019


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