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"Stolti sono coloro che non sanno che la metà spesso vale più del tutto" - Esiodo



Personaggi    

Contardo Ferrini, un giurista sui generis

Imbattersi in una figura attualissima, pura avendo vissuto quasi un secolo fa.

Dalla natura estraeva l'amore di Dio per gli uomini, e se ne cibava.

Oggi beato.

16.10.2019 - pag. 94722 print in pdf print on web

M

Mi imbatto, grazie al calanedario ambrosiano, nella figura di Contardo Ferrini.

Professore di diritto penale, ai suoi tempi fu un precursore.

Amava andare nelle valli bergamasche a guardare le albe. Restava, turista, in stamberghe (le chiama cosi') dove le persone vivevano malamente rispetto a Milano, ma serene, e con una cultura fondata nella natura che le circondava.

Così quando fu beatificato:

In un tempo in cui il mondo, diviso da Dio, sembra divenuto come impermeabile ad ogni influsso divino; in un tempo in cui alcuni sistemi filosofici deliberatamente si studiano di costruire sulla sabbia una morale e un diritto senza Dio; Ci è di sommo conforto che il Signore abbia dato alla Chiesa un Beato, il quale fu un Maestro, un Grande nel campo del diritto, ma al tempo stesso un uomo di Dio, un modello ammirabile per la elevazione soprannaturale del suo spirito e la santità della sua vita.

Infatti:

non poteva concepire che la legislazione, la storia e l’evoluzione del diritto fossero trattate come quegli affreschi e mosaici staccati dall’altare che adornavano ad insegnamento dei fedeli, per andare a perdere, fra le tele profane di un museo, la loro bellezza, la loro luce e quasi il loro stesso significato. Parimente diritto e legge, separati da Dio, sono come una cosa morta, come un ramo secco staccato dal ceppo vivente e vivificante, come una terra inaridita che non produce alcun frutto. Di quale fecondità, di quale profitto per la vera felicità di un popolo potrebbe essere una legislazione che non riposa sulla fede in Dio, che affetta d’ignorarla come inconcludente e superflua, o perfino si vergogna anche solo di pronunziare il santo nome del Signore? Allontanati da Dio, i corpi sociali e gli ordinamenti giuridici finiscono presto o tardi nel dispotismo e nella tirannide.

Qualche avvocato oggi potrebbe sorridere.

A ragione, perchè il mondo di allora premiava le menti dotate e oneste, più di quelle furbe e interessate. Più facilmente di oggi, almeno.

Per chiudere, fu terziario francescano e adottò il celibato gioioso, come lo chiamava lui.

Trovate qui una interessante biografia con ampie citazioni che meritano essere lette.

L'Unione giuristi cattolici ha raccolto scritti e promosso la sua figura che ispirò tanti contemporanei.

Le opere sempre più introvabili, nonostante  Amazon.

"Il suo parroco diceva: non si può parlare di Contardo – e lo diceva quand’era vivo – se non con la cotta e la stola, ed era un professore d’università, e viveva in un mondo di cultura avverso alla Chiesa. Ma non conosceva lo sforzo. Era così innamorato di Dio che le cose umane non lo toccavano. Perciò il senso della rinunzia e dello sforzo non esiste in lui, ma esiste invece un senso tutto positivo dei valori umani, che divenivano per lui il mezzo e l’espressione stessa di una vita religiosa la più intensa, la più pura, la più alta" - fonte


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