Sappiamo tutti che la Cina ha iniziato un meccanismo di social rating.
In cosa consiste ?
I contorni non sono certi, ma pare che si ha diritto alla casa offerta dal partito solo se sei un buon cittadino.
Chi lo dice se sei un buon cittadino ? Un algoritmo.
Un algoritmo basato sulla reputazione online.
Sulla reputazione che altri hanno di te.
E' come se avessimo un tripadvisor per avere una preferenza, o perderla, in caso di assegnazione di una casa.
- Non contano solo le multe, i semafori rosse, i parcheggi sui passaggi pedonali.
- Contano anche le regolarità di pagamento, il rendimento scolastico, la condotta sul lavoro.
- E conta la condotta sui social.
Più sei apprezzato, meno hai macchie, più hai diritto a partecipare alla societa'.
In Europa una nozione simile farebbe portare al macero tanti senza fissa dimora in quanto inutili. Certo.
Tuttavia questo meccanismo (algoritmo più dati reputazionali) non è alieno alla "cultura" occidentale.
E' già usato nel controlli della Finanza in Italia, alla immigrazione USA per verificare chi sei, e anche altrove.
L'idea, ahimè sdoganata da queste leggi sulla privacy, è che si possano trattare i dati personali di milioni di persone per le finalità più socialmente efficaci.
Dovremmo cominciare a pensare che qualsiasi analisi di massa per lo sviluppo di politiche sociali dovrebbe seguire dei limiti morali molto più stringenti di una norma statuale.
E invece il regolamento europeo (GDPR) riguarda i privati, non lo Stato, soggetto ad altra (pur simile) normativa. L'aver separata la tutela di dati personali a seconda di chi li tratta è un pessimo esempio di incapacità di vedere lontano.
I diritti vanno protetti anche dalle istituzioni, e alla stessa maniera. Con una unica distinzione: differenziare il piccolo dal soggetto dominante.
Invece che limitare i big data, le licenze d'uso consento alle aziende che stanno correndo di prendersi tutti i dati e farne l'uso che ritengono meglio. Magari vendendo dati anonimizzati, che non è un male, ma può diventarlo.
Insomma: stiamo giocando con la vita nel futuro. Dovremmo valorizzare i principi, non farli diventare tutti disponibili.
Per capire di cosa si parla, si dovrebbe rileggere di Voltaire il trattato sulla tolleranza. Spiega come le persone possano rovinare concittadini per interesse personale.
E così il social rating mostra tutte le sue debolezze. Siamo bravi a chiedere l'abrogazione del delitto di blasfemia, abusato ieri come oggi, ma non cediamo alle lusinghe del "vox populi vox dei" che il social rating porta con se'. E al relativo arbitrio e incertezza del diritto.