Le tecniche di IA sulla evoluzione futura della giurisprudenza ricordano troppo da vicino le previsioni finanziarie autoavveranti.
Il mito della macchina prevale ancora una volta (per molti) sul primato dell'umanita'.
A questa personale riflessione, che ancora non vedo approfondita da nessuno, si inserisce una interessante presentazione di Daniel Martin Katz Posted on August 28, 2017, Associate Professor @ Illinois Tech - Chicago Kent College of Law
L'unica soluzione è individuare il risultato che si vuole ottenere.
Cosa difficilissima visto che gli ultimi 30 anni di discussioni accedemiche (e non) si sono proposti ideali irraggiunti o di non interesse, sia pure accattivanti.
I tempi "sociali" di sviluppo sono più lenti di quelli tecnologici. Forse però cominciamo ad avvicinarci.
Tuttavia le sperimentazioni sono già in corso. Watson, il computer IBM, ha creato un servizio, Ross, capace di predire statisticamente alcune decisioni.
Finchè sarà in mano solo agli avvocati e non alle corti, prima di decidere, potremo verificare qualcosa. Poi saranno autoinfluenzanti. Anzi. La macchina influenzera'.
Se Ross dirà che vi è una soluzione probabile, chiunque si sentirà in dovere di giustifcare una domanda, o una decisione, difforme.
Tuttavia si dimenticherà di chiedere a Ross perchè è arrivato a quella conclusione, se non in forma superficiale. L'attuale interesse per le motivazioni che sostengono e sottendono i metodi decisionali di Ross sono simili a quelli di chi ascolta un oracolo e per unico interesse ha il chiedersi il significato dell'oracolo, non se la fonte sia attendibile e motivata.
Tuttavia non si tratta di soli algoritmi, ma di parametri, dati e associazioni che la macchina aggiunge a quello che sa. Certo: sto ricordando HAL di Odissea nello spazio, al quale fu insegnato qualcosa di non coerente, cioè di non spiegare in verità perchè si comportava così con gli esseri che doveva difendere: due norme primarie e comprimarie confliggevano e impedivano alla macchina di fare bene l'una e l'altra, facendo fallire la missione.
In tutto questo la tecnologia Blockchain sarà l'interfaccia che accedera', per conto degli utenti, ai dati forniti da Watson.
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