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"L'accidia e' l'avversione all'operare, mista a noia e indifferenza." - Wikipedia



Salute    

Charlie: accanimento terapeutico e speranze dei genitori

Pensare con la propria testa ed essere responsabili delle scelte. Il rapporto tra scienza e cittadini o sudditi.
30.06.2017 - pag. 93751 print in pdf print on web

S

Siamo in un deserto.

L'alternativa è morire avvelenati oppure provare una bacca che si ricorda vagamente potrebbe salvarci.

Che razza di domanda. Bisogna esserci dentro !

I genitori di Charlie ci sono dentro, ma si trovano in una città europea. Possono accedere a tutte le soluzioni sanitarie per mantenere la situazione attuale, senza miglioramenti, oppure lasciare staccare la spina.

Una cura sperimentale sarebbe possibile, in un posto lontano. Il trasporto costosissimo e insicuro. I soldi li hanno raccolti via internet, l'ospedale dice che ci sono troppi rischi. Quindi meglio non trasportarlo e cessare le cure e lasciarlo morire.

C'è un qualcosa che non torna in tutto questo.

Se è rischioso trasportarlo, è certo che morirà subito senza assistenza. Quindi perchè non lasciarlo provare  a spese dei genitori ?

Diverso se fosse a spese dello Stato ? Si'. Certamente. Lo Stato non può curare uno a qualsiasi costo, privando le risorse (finite) a mille altri pazienti. Lasci la natura fare il suo percorso. Lo Stato deve pensare attivamente a tutti.

Quando dico a tutti significa che non può accettare che qualcuno si ammali per salvarne milioni. Ti dò una cura. Non te la spiego, ti multo. Ti impongo di farla senza controlli preventivi. Muori ? Peccato, sei una statistica, l'importante è salvare tutti.

Certo. Ma sulla base di quale criterio posso decidere che uno su un milione può morire, o uno su mille può morire ?

Questa è pratica. Ai santoni dei vaccini a tutti i costi, che aspettano solo di diventare portavoci di chi i vaccini li vende senza volerli spiegare, senza strutturare adeguate risorse per valutare ogni reazione personale, ogni problema, e migliorare i vaccini, a tutti costoro bisogna rispondere che non si parla di SE ma di COME.

Il vaccino è fatto da uomini e macchine. Possono sbagliare. Possono essere ottimi ma possono essere migliorati.

Perchè manca una seria rete di raccolta di reazioni personali ? Lo ho toccato con mano, e sappiamo tutti che le reazioni indesiderate, se non dannose, esistono. Alcune documentate in aule di tribunale.

Non si tratta di dire se i vaccini sono buoni. Si tratta di valutare se quel vaccino è stato tracciato, sia prima che dopo. Tutte le belle parole sulla prevenzione (sia prima che studiando le reazioni dopo) finiscono nel cesso, scientificamente parlando.

Qui la Corte dei diritti dell'uomo ha confermato che le corti inglesi hanno visto che già ora si parla di accanimento terapeutico, quindi basta cure. Basta sofferenze. Questo il nocciolo della sentenza secondo il comunicato stampa ufficiale che nessuno ha letto.

Ma io, genitore, ho i mezzi per provarci. Voglio provarci. 

I medici dicono che il rischio del trasporto è troppo. Allora meglio la morte subito ?

Vedo in questo ragionamento quello che tanti altri malati denunciano nei confronti di ALCUNI MEDICI che non vogliono responsabilità per non aver seguito il protocollo.

Come se qualcuno andasse da un avvocato e dicesse: So che la legge vieta di cambiare il cognome per questi motivi, ma io credo sia un mio diritto costituzionale.

Ne parlavo 10 anni fa, e dicevo di andare alla Corte Costituzionale per cambiare la regola. E oggi ai figli si può dare il cognome della madre.

In medicina no. Perchè la parola ultima deve averla un medico e non il genitore ?

Perchè il potere di chi dà una consulenza deve essere assoluto ? Oppure vogliamo ricordare che la consulenza è uno strumento, ma la testa nostra è l'unica in grado di assumersi le responsabilità delle nostre proprie scelte ?

Decidere di non scegliere è scegliere.

Per Charlie tutti hanno detto: non si può fare nulla che possa migliorare la situazione, non facciamo nulla. I genitori credono si possa tentare qualcosa.

Perchè vietare ai genitori di tentare e lasciare ai medici l'ultima parola ?

Ditelo. Perchè altrimenti non sia più esseri umani quando diventiamo paziente.

Ce lo insegna Fiamma Satta e Cesare Bocci nei loro libri sulla salute e certa medicina.

Poi c'è una medicina che funziona. Ma quella formalistica, procedurale, paranoica di non assumersi responsabilita', vieta a chi ha le vere responsabilità di provare altre strade.

Poi magari diventano persino protocolli adottati da tutti. Come il camminare durante la cura della moglie di Cesare Bocci o seguire il giusto tipo di ginnastica passiva nel caso di Fiamma Satta.

Per dio: il malato può non essere d'accordo con il proprio medico e cambiarlo ? E' il minimo.

Questa è la dittatura della scienza. Dell'infallibilità di quello che funziona meglio per tutti.

Balle. Sbagliano anche i migliori che non hanno mai sbagliato.

Per questo dobbiamo comunicare tra di noi. Non chiudere occhi, orecchie e bocca e lasciare fare a chi, forte della sua professionalita', decide della nostra vita a prescindere del nostro consenso informato.

E' una battaglia durissima quella del nostro secolò. Un vero tabu'. Oggi se un computer dice che non si può fare, non puoi pagare una tassa.

Salvo poi andare all'Agenzia delle Entrate, trovare il funzionario esperto ed anziano che sa che hai ragione e trova la soluzione e ti lascia pagare la tassa che devi pagare.

In barba a quei fottuti computer e chi li programma.

Viva la responsabilita', no alla cieca delega. 

Spataro.

programmatore.

ps: Vale anche per la privacy. Siamo obbligati ad usare antivirus. Non importa che l'NSA abbia imposto di non rilevare botnet di Stato sia ai produttori di sistemi operativi che di antivirus. Allora usiamo antivirus prodotti in Europa, almeno.


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30.06.2017 Spataro

Spataro

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