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Salute    

Cure: rifiuto o palliative, non eutanasia

Non confondiamo la legge, da migliorare comunque.
20.04.2017 - pag. 93684 print in pdf print on web

H

Ho letto costituzionalisti e giuristi anche cattolici criticare il ddl che ora passa al Senato.

Devo dire che l'ho letto per la prima volta senza pregiudizi e senza conoscere molto dei lavori parlamentari, come un testo nuovo da studiare.

Ho trovato alcuni principi:

  • nessuna cura può essere imposta senza volontà del paziente
  • il paziente decide in forma scritta o, se impossibilitato, con video o dispositivi di comunicazione per disabili
  • il paziente si può far rappresentare anche da conviventi e da terzi 
  • il paziente ha diritto di sapere
  • il paziente può cambiare sempre idea.
  • Il paziente ha diritto a scegliere o rifiutare le cure, e ha diritto comunque alle palliative.
  • il medico che conosce novità che possono aiutare il paziente può sollecitare una nuova dichiarazione

Se questi elementi sono corretti, non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Non si autorizza l'eutanasia, ma si segue la Costituzione: ho diritto di rifiutare la cure.

Espressamente la legge vieta l'uso di tecniche diverse da quelle curative o palliative. Resta vietata l'eutanasia, anche se si poteva forse dire, per finalità politiche, in modo più evidente. Ma secondo me è chiaro.

Ci sono invece degli aspetti importanti da sottolineare.

In assenza di registri regionali (la cui funzione però non è di certificare la data), tutte le successive dichiarazioni vanno messe in ordine, e di questo il medico se ne fa carico.

Tuttavia:

  1. la data del documento può non essere sicura (non dico certa che ha un significato preciso): si pensi anche a documenti senza data, video con data sbagliata, dispositivi informatici non certificanti data. La data del dispositivo elettronico potrebbe avere un valore straordinario, nel concreto. Troppo forse.
  2. la dichiarazione può essere anche prestampata e solo firmata. Non tutta autografa.
  3. si potrebbe far firmare la dichiarazione prestampata ad un inconsapevole

Sono punti sostanziali, si noti bene. In breve:

  • Basta una firma su un prestampato
  • La data può essere apposta successivamente
  • non c'è obbligo di autenticare (autore e data) le dichiarazioni di rifiuto delle cure
  • il terzo potrebbe essere chiunque: un minimo legale sarebbe stato opportuno, così come per l'amministrazione di sostegno.

Bisogna riflettere.


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20.04.2017 Spataro

Spataro

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Cure: rifiuto o palliative, non eutanasia
Eutanasia, cure palliative, norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento.

    






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