Ci sono infiniti software per visualizzare immagini nel formato jpg.
Ma come arriva una immagine dal formato di partenza a quello jpeg ?
Tramite un compressore, un programma che comprime l'immagine sulle base di un algoritmo.
L'immagine può essere compressa in molti modi: l'importante è che poi sia registrata nel formato jpeg per mostrarla.
Google ha trovato un modo per eliminare gli artefatti, cioè quei pixel che per mille motivi tecnici aggiungono informazioni sbagliate all'immagine di partenza.
Si tratta di linee non precise, di puntini in mezzo ad un fondo omogeneo.
In poche parole pixel sporchi in mezzo a tanti altri. Google li rimuove e poi comprime. Si guadagna il 30% secondo loro stime.
Curiosamente uno dei primi software che ho sviluppato in assembler è stato un metodo per ottimizzare le immagini evitando di memorizzare tutti i pixel. Allora le memorie erano preziose...
Allora gli schermi "reggevano" pochi colori, non c'erano tante sfumature. Oggi invece ce ne sono milioni e ridurre le sfumature indesiderate fa risparmiare tanto in memoria e in connettivita'.
E' open source. Il formato jpg è un formato libero e aperto che ha sconfitto, per via della licenza, il formato gif.