In opposizione al lavoro dipendente e ai contratti a progetto, arriva la gig economy, l'economia dei lavoretti (traduzione di GIG).
L'idea è che un computer ti avvisa che c'è un lavoretto da fare, e lo fai da casa.
Vieni pagato poco, spesso, perchè l'idea è quella di integrare un lavoro più stabile.
Nasce in un contesto di crisi economica, di lavoro malpagato, di richieste di qualità inferiore da parte del mercato.
Più vengono richiesti prodotti non di qualita', meno si è disposti a pagarli, e meno sono richieste specializzazione per produrli.
Viene usato per indicato l'affitto di stanze, di scambio posti auto, divani per una notte, traduzioni al volo, consegne, bay sitteraggio e altre richieste simili.
Il confine tra occasionalità e stabilità rende questi contratti molto difficili da gestire e verificare.
In effetti ci sono sempre stati. Il mondo delle app sembra rendere questa offerta più organizzata e meno legata al tradizionale passa parola, configurando una maggiore fiducia per coloro che aderiscono a strumenti che offrono i singoli lavori.