Utero in affitto: il parere e i dissenzienti

Per qualche strano motivo parto dalle minoranze per capire cosa dicono le maggioranze.

Nel parere sull'"utero in affitto" i dissenzienti mettono il dito sulla libertà di poter disporre del proprio corpo, anche per contratto, senza sentirsi chiamare prostitute.

I dissenzienti esprimono un fermo no alla condanna senza appelli, come la chiamano loro.

L'idea che ci possano essere donne che portano avanti una gravidanza su contratto, per poi restituire il nato ai proprietari degli ovociti, mi fa sorridere.

Mai vista tanta tutela per i proprietari degli ovociti, subito dopo il concepimento.

Entrambi i proprietari, voglio aggiungere.

Non è ancora un giudizio, è un fatto. Chi mette a disposizione il grembo per un ovulo fecondato, eterologo o omologo, di cui altri hanno il diritto di gestirlo, mi fa chiedere se la vita sia un contratto.

Credo che gli adulti abbiano pochissima voce in parola. La vita è invece qualcosa che i bambini e  in generali i giovani capiscono benissimo, sentendone dentro la gioia esplosiva e incontenibile, in tutta la sua bellezza.

Ma parliamo sempre noi, i maturi, che vogliono l'aborto ma anche la tutela dei genitori in eterologa.

Insomma: si parla sempre dei diritti degli adulti. Diritti su cosa ? Su un ovulo fecondato da terzi, fatto crescere da quarti, consegnato ai proprietari ?

E' una prospettiva che non torna.

La vita è altro.