Ora che l'associazione chiude, posso parlare.
Digital Champions è stata una applicazione italiana di una bella idea europea, quella di portare un esperto del mondo digitale a contatto con le imprese e gli enti pubblici, per divulgare la cultura informatica.
Ho visto farlo fare da Marco Montemagno tanti anni fa, nel contesto sbagliato ma nel modo giusto. Eravamo in Galleria, a Milano, bello, ma non è la pubblica piazza il luogo corretto.
Riccardo Luna, forte di una prestigiosa dirigenza di Wired, ha parlato subito di sponsorizzazioni e soldi per farlo. Che però era meglio partire piano, quindi chi voleva poteva proporsi gratis.
Non mi proposi subito, anche perchè non me ne ero accorto. Dopo che vari avvocati e amici mi dissero: "tu devi farlo", io mandai una accorata proposta, sperando che non passasse da quei soggetti che avevo già visto far parte del primo gruppo e sui quali mi astengo da ogni commento.
La mia candidatura finì nel nulla.
Salvo mesi dopo arrivare un invito a partecipare a Veneria. Via email, in copia aperta a me e altre centinaia di aspiranti che comiciarono a lamentarsi di non essere stati nemmeno ascoltati, pur sapendo che la cosa sarebbe stata gratis.
Cosa hanno fatto i digital champions ? Autopromozione facendo conoscere la fattura elettronica PA, prendendosi tutte le ire di associazioni e piccole imprese.
E' stato un momento importante, un primo passo. Utile, ma estemporaneo.
Il vero problema italiano è quello di non dare opportunità agli altri e tenersi tutti il meglio.
Forse un paio di strutture a Milano stanno ingranando un metodo anglosassone di condivisione di opportunita'. Ne parlavo con altri, e tutti a concordare: l'attuale modello del coworking è un mero affitto di spazi. Nessun progetto culturale. Fanne eccezione pochissime strutture.
In poche parole non ha senso essere felici che il progetto digital champions sia stato chiuso per volontà della quasi maggioranza.
Il problema e', come al solito, puntare tutto sul volontariato.
Ci vogliono soldi per tutti, chiaro ? E ognuno fare il proprio.
Per il resto mi dispiace che abbia chiuso. Ma una cosa è certa: i peggiori hanno saputo subito che sarebbe stata fatta, e hanno subito bloccato l'entusiasmo di chi ci credeva. A costoro, i cui nomi mi terrò ben stretti, ogni mia più ampia ...
Agli altri che hanno partecipato al progetto posso solo dire grazie: ci avete provato e avete fatto bene,