"Non è questo che ci serve, questo è uno sfondo che noi dobbiamo dare per acquisito e secondo me già la discussione che è stata fatta stamattina ci ha proiettato oltre questa ipotesi o anche questo rischio, perché ciò che noi dobbiamo individuare è il proprium della rete. Su questa cosa sono state dette già molte cose e io non ci torno se non per dire alcune cose, perché ci sono alcuni punti fondativi."
Con queste parole Rodotà ha messo la pietra miliare sui lavori della commissione.
Il metodo, senza il quale tutto sarebbe inutile.
E' lo stesso metodo che, molto umilmente, avevo e ho più volte raccomandato a tutti: i diritti già esistono, non vanno riscritti, si individuino solamente gli aspetti realmente nuovi.
Anche io ho criticato la possibilità che il Marco Civil fosse la base per noi europei. In effetti, spiega Rodota', nel sud america non c'erano precedenti e andava riaffermato tutto. Qui da noi invece ci sono già molte norme (e sentenze aggiungo io).
Anche questo ottimo.
E un principio rivoluzionario, che si fonda su una corrente di pensiero che studia internet come qualcosa in piu'. I diritti umani toccati non sono uguali a seconda degli operatori.
"la sentenza della Corte di giustizia del 13 maggio, la cosiddetta sentenza sul diritto all'oblio - che è un pò un punto finale di un ragionamento molto più complicato e ricco dal punto di vista dei principi e ce ne siamo occupati in quel seminario - ha messo in discussione questa idea del multistakeholderismo paritario, io lo chiamerei così, sottolineando che quando sono in questione i diritti fondamentali la logica del profitto deve cedere, anche se non su tutto, e questo è il passaggio essenziale della sentenza, insieme alla extraterritorialità in qualche modo della regola. Credo che già ci fosse in quei giorni questa sentenza della Corte suprema del British Columbia in Canada che ha imposto a google, nel caso di una richiesta di cancellazione, di provvedere non soltanto per il Canada bensì in tutto il mondo. Vedete che sia il multilivello che il stakeholderismo sono in qualche modo rimessi in discussione dalla forza delle regole."
Un tema che io ho chiamato tante volte "posizione dominante" nel mercato, e che qui viene visto come un mercato con giurisdizione internazionale, creando le basi per una costituzione internazionale. Una corte internazionale per internet, oserei dire io.
Grazie a Rodotà e agli altri che stanno partecipando
Gli atti sono qui: