"Le anime affini si salutano gia' da lontano" - A. Schopenhauer
Cultura
Il mondo come io lo vedo, Einstein 1931
Parole da non dimenticare
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Il testo fu scritto nel 1931. Nel 1993 Einstein, ebreo, stava tornano in Germania, subito dopo l'avvento di Hitler. Era in Belgio. Questo quello che pensava l'FBI di Einstein: "L'FBI raccolse un fascicolo di 1427 pagine sulla sua attività e raccomandò che gli fosse impedito di emigrare negli Stati Uniti secondo lo Alien Exclusion Act, aggiungendo che, insieme ad altri addebiti, Einstein credeva, consigliava, difendeva o insegnava una dottrina che, in senso legale, era stata ritenuta dai tribunali, in altri casi, «capace di permettere all'anarchia di progredire indisturbata» e che portava a «un governo solo di nome». Aggiunse anche che Einstein «era stato membro, sostenitore o affiliato a 34 movimenti comunisti tra il 1937 e il 1954» e che «inoltre lavorò come presidente onorario in tre organizzazioni comuniste»[24]." (Wikipedia) Arrivato in Belgio decise di non tornare in Germania e ritornò a Princeton, nonostante il parere dell'FBI. Ecco cosa Einstein scrisse nel 1931. “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’." ... e ancora ...: "Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”. (da Il mondo come io lo vedo di Albert Eistein)
E ora la chicca. Tutto questo è grazie ad un benzinaio che non conosco, tra Mantova e Brescia, vicino Corte Palazzina. Il primo passo per cambiare è sapere. Oltre al conteggio indicato sul distributore, il benzinaio segnalava questo testo di Einstein. Grazie. Ascoltiamo chi parla senza filtri.
07.09.2014 Spataro Einstein Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein
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