Agcom sempre più onnisciente, anche nei settori tradizionalmente di agcm (antitrust).
Basta che ci sia un riferimento a video, a foto, a comunicazioni e l'agcom si avvicina al settore, o meglio, inizia a parlarne per vedere come reagisce la rete.
"Di riflesso, l’agenda dei lavori dei policy maker operanti nel settore delle comunicazioni, in ambito internazionale ed europeo, mostra un generalizzato riconoscimento dell’opportunità di affrontare le sfide poste dall’attuale fase di sviluppo tecnologico e di mercato intensificando l’impiego di strumenti regolamentari convergenti, che postulano l’adozione di un approccio sinergico nella regolazione del settore e dei singoli comparti che lo compongono, le comunicazioni elettroniche (cfr. infra par. 1.2.1), i servizi media (cfr. infra par. 1.2.2) e i servizi postali (cfr. infra par. 1.2.3)."
Cosa significa ?
Facebook, video, le acquisizioni sono materia che ci riguarda e che dobbiamo regolare come autorità competenti in materia.
La tesi è sempre quella: la comunicazione è sempre più integrata e online, quindi non possiamo non occuparcene.
"Il servizio voce tradizionale è soggetto alla pressione concorrenziale esercitata dalle applicazioni vocali fornite dagli OTT (ad esempio, Skype, Viber, Google Voice); in modo analogo, i servizi di sms registrano fenomeni di sostituzione dalle app (Whatsapp, WeChat, Facebook Messenger, ecc.)."
Il tutto senza dimenticare il ruolo degli aggregatori di news !
E i blogger, ora, sono autorevoli, quindi cade il confine tra amatorialità e giornalismo professionale.
Capito ?
" il successo dei blogger come fonti di notizie cui le audience del web hanno cominciato a riconoscere una legittima autorevolezza, e la diffusione delle diverse forme di citizen journalism hanno enormemente esteso l’ambito dei potenziali produttori di notizie, rendendo estremamente più labile e incerto il confine tradizionale tra l’area del professionismo e quella dell’amatorialità. Infine, la terza innovazione si riscontra nell’utilizzo delle fonti giornalistiche, dilatando enormemente il numero dei potenziali eventi notiziabili e delle fonti da cui attingere (news online aggregator e social news online aggregator)."
I social network poi non sarebbero più solo piattaforme di interrelazioni personali, perchè avrebbero aggiunto altre funzioni ...
"Con il passare del tempo hanno acquisito un’importanza e un ruolo sempre maggiore tra le abitudini di consumo di internet, anche perché hanno racchiuso al loro interno e offerto agli utenti progressivamente tutte le altre applicaz ioni: la posta elettronica, le messaggerie istantanee, il file-sharing, il diario, la videotelefonia, i videogiochi, il geoposizionamento in associazione ai dispositivi GPS. Se al momento della loro prima
apparizione avevano principalmente una finalità sociale, cioè quella di ricostruire all’interno della realtà virtuale le relazioni interpersonali, oggi i social network vanno ben oltre questo scopo e tendono ad ampliare sempre di più il loro raggio d’azione, ricoprendo anche funzioni e attività in passato prerogativa di altri soggetti. Al tema delle piattaforme di social network l’Autorità ha peraltro dedicato un intero rapporto del programma SCREEN, che sarà pubblicato nei prossimi mesi. "
Ecco le premesse ideologiche per regolare tutto, visto che c'è innovazione e che questa tocca tutto.
Che dire ?
Famoce le regole nostrane di internet. Mentre il mondo va avanti noi aggiungiamo altre regole e regolatori alle numerose già vigenti. L'importante è aumentare gli organismi di controllo di un mercato che ha bisogno di tutele straordinarie. Certo.
Il presidente di Asstel invoca più interventi sui social e i monopolisti del web.
Dice che i soci asstel non sono alla pari dei grandi del web, che bisogna metterli in condizioni di concorrere. Grazie ad una autorità che regoli il mercato. E l'antitrust che ci sta a fare ?
Continua l'ombra di De Benedetti che sostiene che gli operatori di internet non possono guadagnare senza pagare la rete telefonica che li distribuisce. Certo. Devono essere pagati due volte. Dagli utenti e dai produttori. Certo.