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Osservatorio sul diritto e telecomunicazioni informatiche, a cura del dott. V. Spataro dal 1999, 9334 documenti.

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Agcom 16.07.2014    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Agcom prospetta l'ipotesi di regolare le imprese in internet e i social network

Dalla relazione annuale
Spataro

 

A

Agcom sempre più onnisciente, anche nei settori tradizionalmente di agcm (antitrust).

Basta che ci sia un riferimento a video, a foto, a comunicazioni e l'agcom si avvicina al settore, o meglio, inizia a parlarne per vedere come reagisce la rete.

"Di  riflesso,  l’agenda  dei  lavori  dei  policy  maker  operanti  nel  settore  delle comunicazioni,  in  ambito  internazionale  ed  europeo,  mostra  un  generalizzato riconoscimento  dell’opportunità  di  affrontare  le  sfide  poste  dall’attuale  fase  di sviluppo tecnologico e di mercato intensificando l’impiego di strumenti regolamentari convergenti, che postulano l’adozione di un approccio sinergico nella regolazione del settore e dei singoli comparti che lo compongono, le comunicazioni elettroniche (cfr. infra  par.  1.2.1),  i  servizi  media  (cfr.  infra  par.  1.2.2)  e  i  servizi  postali  (cfr.  infra par. 1.2.3)."

Cosa significa ?

Facebook, video, le acquisizioni sono materia che ci riguarda e che dobbiamo regolare come autorità competenti in materia.

La tesi è sempre quella: la comunicazione è sempre più integrata e online, quindi non possiamo non occuparcene.

"Il  servizio  voce tradizionale  è soggetto  alla pressione  concorrenziale esercitata  dalle applicazioni vocali fornite dagli OTT (ad esempio, Skype, Viber, Google Voice); in  modo  analogo,  i  servizi  di  sms  registrano  fenomeni  di  sostituzione  dalle  app (Whatsapp,  WeChat,  Facebook  Messenger,  ecc.)."

Il tutto senza dimenticare il ruolo degli aggregatori di news !

E i blogger, ora, sono autorevoli, quindi cade il confine tra amatorialità e giornalismo professionale.

Capito ?

" il successo dei blogger come fonti di notizie cui le audience del web hanno cominciato a riconoscere una legittima autorevolezza, e la diffusione  delle  diverse  forme  di  citizen  journalism  hanno  enormemente  esteso l’ambito  dei  potenziali  produttori  di  notizie,  rendendo  estremamente  più  labile  e incerto  il  confine  tradizionale  tra  l’area  del  professionismo  e  quella  dell’amatorialità. Infine, la terza innovazione si riscontra nell’utilizzo delle fonti giornalistiche, dilatando  enormemente  il  numero  dei  potenziali  eventi  notiziabili  e  delle  fonti  da  cui  attingere  (news online aggregator e social news online aggregator)."

I social network poi non sarebbero più solo piattaforme di interrelazioni personali, perchè avrebbero aggiunto altre funzioni ...

"Con il passare del tempo hanno acquisito un’importanza e un ruolo  sempre maggiore tra le abitudini di consumo di internet, anche perché hanno racchiuso al loro  interno  e  offerto  agli  utenti  progressivamente  tutte  le  altre  applicaz ioni:  la  posta  elettronica,  le  messaggerie  istantanee,  il  file-sharing,  il  diario,  la  videotelefonia,  i  videogiochi,  il  geoposizionamento  in  associazione  ai  dispositivi  GPS.  Se  al  momento  della  loro  prima
apparizione  avevano  principalmente  una  finalità  sociale,  cioè  quella  di  ricostruire  all’interno  della  realtà  virtuale  le  relazioni  interpersonali,  oggi  i  social  network  vanno  ben  oltre  questo scopo e tendono ad ampliare sempre di più il loro raggio d’azione, ricoprendo anche funzioni e  attività  in  passato  prerogativa  di  altri  soggetti.  Al  tema  delle  piattaforme  di  social  network l’Autorità ha peraltro dedicato un intero rapporto del programma SCREEN, che sarà pubblicato  nei prossimi mesi. "

Ecco le premesse ideologiche per regolare tutto, visto che c'è innovazione e che questa tocca tutto.

Che dire ?

Famoce le regole nostrane di internet. Mentre il mondo va avanti noi aggiungiamo altre regole e regolatori alle numerose già vigenti. L'importante è aumentare gli organismi di controllo di un mercato che ha bisogno di tutele straordinarie. Certo.

Il presidente di Asstel invoca più interventi sui social e i monopolisti del web.

Dice che i soci asstel non sono alla pari dei grandi del web, che bisogna metterli in condizioni di concorrere. Grazie ad una autorità che regoli il mercato. E l'antitrust che ci sta a fare ?

Continua l'ombra di De Benedetti che sostiene che gli operatori di internet non possono guadagnare senza pagare la rete telefonica che li distribuisce. Certo. Devono essere pagati due volte. Dagli utenti e dai produttori. Certo.

16.07.2014 Spataro



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