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Legge elettorale    

Napolitano: superare il bicameralismo perfetto

Una riforma volta a superare il bicameralismo paritario si è fatta sempre più urgente per le sue ricadute negative sul processo di formazione e approvazione delle leggi.
08.07.2014 - pag. 90195 print in pdf print on web

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Dichiarazione del Presidente Napolitano in merito al confronto sui temi di riforma costituzionale

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

"Leggo dichiarazioni di esponenti politici impegnati in Parlamento nel confronto sui temi di riforma costituzionale che commentano, anche affermando di comprenderlo, il silenzio da me osservato in proposito.
Penso che sia stato e sia giusto per il Presidente della Repubblica non pronunciarsi sui termini delle scelte in discussione al Senato per quel che riguarda, in particolare, il superamento del bicameralismo paritario. Ma ho considerato doveroso pronunciarmi fin dall'inizio del mio mandato e al pari di miei predecessori (in particolare il Presidente Scalfaro, al quale succedetti nella Presidenza della Camera) sulla necessità di procedere a modifiche da tempo prese in esame della seconda parte della Costituzione. E tra queste una riforma volta a superare il bicameralismo paritario si è fatta sempre più urgente per le sue ricadute negative sul processo di formazione e approvazione delle leggi.
Il tema è stato oggetto di serio esame da parte della Commissione per le Riforme presieduta dall'allora Ministro Quagliariello, dalle cui conclusioni ha tratto stimolo il progetto del governo. Merita apprezzamento l'ampia apertura del dibattito su quest'ultimo punto, notevolmente prolungatosi rispetto agli annunci iniziali ; e merita apprezzamento l'impegno intensissimo dispiegato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, anche attraverso larghe audizioni e sfociato in una ricca messe di emendamenti da parte dei relatori.

Senza entrare nel merito - ripeto - di opzioni ancora aperte, è parte della mia responsabilità auspicare una conclusione costruttiva, e ampiamente condivisa come è possibile, evitando ulteriori spostamenti in avanti dei tempi di un confronto che non può scivolare, come troppe volte è già accaduto, nell'inconcludenza su materie di riforma più che mai mature e vitali per lo sviluppo del nostro sistema istituzionale".

 

Roma, 7 luglio 2014


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