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"Mica Van Gogh:
Lui,distante ma sa tutto del fratello Teo,
Tu,convivi e non sai nulla del fratello tuo." - Caparezza



Immigrazione    

Le procedure e le leggi sull'immigrazione negli USA (originale)

Ad Ellis Island Annie ricevette il saluto formale degli ufficiali e una moneta in oro da dieci dollari. Dopo di lei almeno altri 15 milioni di persone sono transitate sull'isola, sino alla chiusura della stazione avvenuta nel 1954.
02.07.2014 - pag. 90148 print in pdf print on web

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"Fino al 1850 circa non esistevano procedure ufficiali per l’immigrazione a New York.". ( antoniogramsci.com) Poi per carestie e fine guerre furono stabiliti posti e procedure.

"Quando le navi a vapore entravano nel porto di New York, i più ricchi passeggeri di prima e seconda classe venivano ispezionati a loro comodo nelle loro cabine e scortati a terra da ufficiali dell’immigrazione. I passeggeri di terza classe venivano portati a Ellis Island per l’ispezione, che era più dura. " (ibidem)

Durante l'ispezione "agli immigrati veniva assegnata una Inspection Card con un numero". Poi venivano separate per altri controlli e per la destinazione.

"Veniva anche effettuato un esame legale, che controllava la nazionalità e, cosa molto importante, l’affiliazione politica." (ibidem)

L'ostilità verso gli immigrati culminò durante la prima guerra mondiale: "1917, i sentimenti anti-immigrazione e le ostilità isolazioniste erano all’apice. Il Klu-Klux-Klan, costituito nel 1915, rifletteva le opinioni di coloro che disprezzavano gli immigrati non inglesi considerandoli di “razza inferiore”"(ibidem).

Le leggi cambiarono la missione del posto: " i decreti sull’immigrazione del 1921 e del 1924 di fatto posero fine alla politica di “porte aperte” degli Stati Uniti. Cittadini giapponesi, italiani e tedeschi furono detenuti a Ellis Island durante la seconda guerra mondiale" (ibidem).

 

L'identificazione dopo il viaggio ? Come avveniva il controllo tra gli imbarcati e gli sbarcati ?

"Ognuno portava cucito sugli abiti un cartellino con un numero corrispondente al libro mastro dei passeggeri." (http://www.assemigrantinelmondocorsano.it)

 

Facciamo un passo indietro:

"nel 1890 che il governo federale assunse il controllo dell'immigrazione, stanziando la somma di 75.000 dollari per la costruzione della stazione sull'isola." Così scrive il sito francescoargento.it/ con il quale iniziamo il nostro percorso sull'immigrazione negli Stati Uniti, che ebbe il suo massimo prima della prima guerra mondiale e prima della grande crisi del 29, per poi ricominciare dopo la seconda guerra mondiale.

Come venivano accolti coloro che chiedevano di entrare in un paese ? La prima immigrata registrata all'apertura del 31.12.1892 fu una quindicenne, Annie:

"Ad Ellis Island Annie ricevette il saluto formale degli ufficiali e una moneta in oro da dieci dollari.." (ibidem)

I controlli sanitari avvenivano in tutta la struttura ad una media di 5000 persone al giorno. Chi aveva una malattia veniva segnato con un gesso e una lettera che indicava la malattia.

Venivano quindi fatte delle domande, anche trabochetto: "La prima era: "Hai già un lavoro che ti aspetta?" e l'altra "Chi ti ha pagato il biglietto?'". Rispondere con sincerità poteva significare tornare indietro e per molti poveri immigrati finì proprio così.Chi aveva infatti stipulato un contratto di lavoro nel suo paese a tariffe da sfruttamento in cambio del biglietto per la nave lo aveva fatto sì consenzientemente, ignorando però che tale pratica era illegale negli Stati Uniti." (ibidem)

" La legge sul lavoro straniero del 1885, appoggiata dai sindacati, escludeva gli immigrati che erano giunti dall'estero con un contratto di lavoro. "Questo doveva in teoria proteggere i salari americani dalla concorrenza di manopera a basso costo proveniente dall'estero. Spesso questa legge veniva applicata anche a chi diceva di recarsi a lavorare presso parenti e amici." (http://www.assemigrantinelmondocorsano.it/)

E ancora, sui requisiti legali: "Occorreva dimostrare di essere in condizioni di lavorare e di mantenersi, ma senza dire di avere un lavoro già pronto. Gli immigrati dovevano mostrare abbastanza denaro per dare prova di non essere dei derelitti.
Il quantum era lasciato alla discrezionalità degli ispettori fino al 1909 quanto fu stabilito che ognuno dovesse avere il biglietto ferroviario fino al luogo finale di destinazione e $25, l'equivalente di una settimana di paga di un ispettore.
La norma fu applicata senza preavviso e generò confusione e panico fra le centinaia che si videro rifiutato l'ingresso.
La regola fu annullata dopo pochi mesi in seguito alle proteste del pubblico, ma i $25 rimasero un valore di riferimento per gli ispettori ancora per molti anni."

Sulle opportunità commerciali autorizzate: "Prima di lasciare l'isola i nuovi arrivati potevano utilizzare una serie di servizi come la vendita di biglietti ferroviari, il cambio di valuta, l'invio di telegrammi etc. Tutti questi servizi erano gestiti da privati in regime di concessione. "  (ibidem)

Le ragazze senza un fidanzato o parente non potevano sbarcare. Venivano anche organizzati matrimoni.

Quanti tornavano indietro ? "solo il 2% di chi arrivava ad Ellis island veniva rispedito indietro" (francescoargento.it/)

Oggi in molti paesi si pretende la conoscenza della lingua del posto. Dal 1917 gli USA chiesero la prova di alfabetismo della lingua natia (!): "dall'età di sedici anni in su bisognava saper leggere un brano di almeno 40 parole nella lingua natia. E la lettura prescelta era quasi sempre un passo della Bibbia." (ibidem).

 

Da wikipedia abbiamo una storia delle leggi sull'immigrazione a questa pagina: "The Immigration Act made permanent the basic limitations on immigration into the United States established in 1921 and modified the National Origins Formula established then. In conjunction with the Immigration Act of 1917, it governed American immigration policy until the passage of the Immigration and Nationality Act of 1952, which revised it completely."

Dopo l'afflusso enorme, si riuscì a regolare e semplificare (decentralizzandole) le procedure di controllo: "The 1924 Act also established the "consular control system" of immigration, which divided responsibility for immigration between the State Department and the Immigration and Naturalization Service. It mandated that no alien should be allowed to enter the United States without a valid immigration visa issued by an American consular officer abroad."

 

Tutto questo fa pensare che il contesto del fine 1800 era ben diverso. La politica di porte aperte faceva arrivare immigrati considerati come risorsa. I respingimenti erano pochi, e tutti motivati, con ufficiali che lavoravano mai da soli e a ritmi frenetici.

Oggi ?

Da anni propongo percorsi ufficiali per immigrare in Italia.

Il flim Titanic (fatto svoltosi nel 1912) con Di Caprio ci ricorda che vincevano un biglietto, salivano e poi sarebbero stati controllati a New York, separatamente i ricchi dalla terza classe.

Si emigrava con navi di linea, in poche parole.

Perchè oggi no ?

Probabilmente avremmo ancora una compagnia aerea nazionale e si potrebbero offrire servizi in concessione per evitare truffe, che permetterebbero anche di tracciare il percorso di tutti gli immigrati per capire quando hanno difficoltà e quali invece sono i percorsi virtuosi da promuovere.

Ad oggi prevale la paura del diverso.

La vivono tutti i bambini in età scolastica, e i genitori più sensibili notano che pur non insegnando nessuno l'odio razziale, i bambini lo conoscono bene e a volte lo sostengono (anche solo per vedere le reazioni degli adulti, e ascoltare le loro spiegazioni implicite o esplicite).

Nell'età dell'oro di ogni paese si sa che ogni singolo individuo è una potenziale ricchezza. Non solo "commerciale", ma soprattutto umana.

Oggi si vuole una giustificazione commerciale per ogni politica migratoria, e questo semplicemente perchè non sapremmo parametrare il valore umano di una persona che viene da un altro mondo.

In poche parole, se non sappiamo gestire l'immigrazione, è perchè noi stessi abbiamo perso il senso dei valori.

Ripeto.

In poche parole, se non sappiamo gestire l'immigrazione, è perchè noi stessi abbiamo perso il senso dei valori.

Agli immigrati nel 1892 veniva data una moneta d'oro di 10 dollari. All'epoca iniziò la distribuzione dell'orologio più economico, ad un dollaro l'uno.

Si dava denaro agli immigrati (poveri) per "legge" dell'ospitalita'.

L'ospitalita'. Era sacra. Perchè era l'Uomo la cosa più importante.

Probabilmente, per capire l'immigrazione ed il valore che diamo agli uomini che viaggiano, dobbiamo approfondire la cultura dell'ospitalita', che è diventata cultura della diffidenza.

 


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02.07.2014 Spataro

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