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Convenza    

Papa Francesco sui patti di convivenza

"spinti dall’esigenza di regolare aspetti economici fra le persone"
05.03.2014 - pag. 89482 print in pdf print on web

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"Il matrimonio è fra un uomo e una donna. Gli Stati laici vogliono giustificare le unioni civili per regolare diverse situazioni di convivenza, spinti dall’esigenza di regolare aspetti economici fra le persone, come ad esempio assicurare l’assistenza sanitaria. Si tratta di patti di convivenza di varia natura, di cui non saprei elencare le diverse forme. Bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà."

Nella lunga intervista al Corriere dopo un anno di papato, Papa Francesco risponde ad una domanda sulle unioni.

La risposta non è ideologica, è pratica.

Devo dire: è più ideologica l'impostazione dell'attuale giurisprudenza, che vuole far passare gli accordi di convivenza come lesioni a principi fondamentali inderogabili.

Parlare di convivenza more uxorio è ideologia, una fictio giuridica per attribuire ex lege diritti familiari a chi non vuole il matrimonio ma vuole ugualmente convivere.

In questo senso i notai e l'Europa hanno intrapreso una visione più pragmatica dela materia.

Chi convive non vuole il matrimonio. Il matrimonio è altro. Magari lo vorrà dopo, non importa. Ma la convivenza ha regole e accordi anche sotto il profilo economico.

Non parlarne resta un tabu'.

Tabù che l'intervista di Papa Francesco potrebbe aiutare a rimuovere.


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