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Aborto    

Le sorprese del giuramento di Ippocrate

E' cambiato il giuramento di Ippocrate (IV sec. a.C.). Ve ne eravate accorti ? Nella foto il testo del giuramento di Ippocrate del XI sec. da Wikipedia conservato alla biblioteca Vaticana
23.01.2014 - pag. 89198 print in pdf print on web

Q

Quando studiai diritto romano mio padre mi disse: "in 40 anni è cambiato il diritto romano da quello che ho studiato io !".

Oggi scopro che qualcosa di simile è avvenuto per il giuramento di Ippocrate, per i medici. E' stato riscritto perchè in contrasto con le leggi vigenti.

Wikipedia spiega che le nuove versioni sono del 2008 e la precedente del 1998. Sulle nuove si giura.

Cosa conteneva il vecchio giuramento ? Il divieto di aiutare una donna ad abortire, ed altre differenze che qui non rilevano.

Oggi Obama parla di diritto di abortire fondato sulla libertà della donna. Di recente le sentenze della Corte Suprema hanno vietato il divieto di abortire oltre la 20esima settimana, termine scelto sulla base del fatto che il piccolo può sopravvivere fuori dal feto.

Libertà della madre contro vita del concepito.

In un mondo non superficiale questa domanda non dovrebbe nemmeno sorgere. E' una falsa domanda. Come dire: diritto alla scuola o al cambio di residenza (e quindi di scuola) dei genitori ? Quale prevale ?

L'affermazione di libertà di una madre sul corpo del concepito è solo la conclusione di una ideologia. Se tornassimo ai fatti, un padre e una madre concepiscono e la madre custodisce per entrambi il figlio. Questo almeno è quello che succede, di comune volontà delle parti, nella stragrande maggioranza dei casi.

La domanda quindi è un'altra: quando l'accordo tra le parti non c'è ab origine  o salta, quid iuris ?

Non possiamo mai invocare il solo diritto di una sola delle parti, senza fare torto alle altri.

Nel migliore dei casi è banalizzare il problema ingenuamente.

Nel peggiore, un modo per proteggere i propri comportamenti senza accettarne le conseguenze.

 

GIURAMENTO di IPPOCRATE
Testo "classico" del Giuramento Ippocratico.

Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto.

Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Sceglierò il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa.

Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte.

Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica.

In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. T

utto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta.

Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario.


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