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Omicidio stradale 2014-01-06 - Pdf - Stampa

Proposta di specifico reato di omicidio stradale

Incidenti stradali, tanti. Risposte tutte diverse. Fonte: spataro

 

C

Cancellieri, ministro di Giustizia: " L’obiettivo è quello di colpire gli autori di questi reati e fare in modo che le vittime abbiano la giustizia che meritano. Spesso infatti le famiglie delle vittime si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero"

Mi viene in mente il lavoratore al quale la macchina per stampi aveva portato via un dito, e diceva in udienza "solo xx lire ?".

In ogni caso il danno va quantificato volta per volta ed è comunque proporzionato, ma mai sufficiente o adeguato, nè tanto meno un danno che possa piacere a chi ha perso un dito.

Le premesse della sig.ra Cancellieri sono sbagliate. "Meritare" è un criterio che non è nel mondo del diritto. E' affermazione politica, sconveniente però al ministro che tiene i rapporti tra Governo e Magistratura, sulla base dell'applicazione del diritto.

Inoltre i temi penali, una volta pacificamente di questi tempi non piu', sono di esclusiva del Parlamento, non del Governo, per ovvii motivi noti ai tempi bui della nostra nazione.

Ciò non toglie che l'attuale giurisprudenza oscilla molto nel tentativo, spesso raggiunto, di contemperare le pene di un omicidio stradale (sempre vissuto dalla vittime come futile ex post, ma per chi guida è diversa la percezione ex ante) con le sanzioni applicate per tutti gli altri reati.

Non è qui mia intenzione dire che non c'è un problema. Credo che il problema sia culturale, politico e di diritto, non solo di diritto.

  • L'informazione sulla circolazione stradale è fatta bene da chi si impegna. La patente, come tanti documenti, non garantisce una guida con prudenza, che è tutt'altro. E non è persino andare a passo di lumaca.
  • La politica vede la circolazione stradale come una occasione di entrate: i cartelli sono talmente tanti da essere pericolosi.
  • Il diritto non è regola, ma applicazione di regole. Il caso concreto deve essere valutato sotto tanti aspetti, e non si deve mai banalizzare una sentenza.

Poi, ricordiamolo, c'è la realta', che raramente può essere provata in aula di Tribunale.

Giusto trovare regole per tutti.

Ma se si parte con il piede di fare giustizialismo, non ci siamo.

Anche perche', per ora, ha portato solo a misure più restrittive nei confronti dei più giovani, dimenticando i più grandi.

Si veda:DDL di conversione in legge del DL 92/2008 in materia di sicurezza pubblica - Relazione

 

 


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2014-01-06 Chi: Spataro Fonte: spataro








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