Due domande ricorrente sono gli acquisti d'impulso e i micropagamenti.
Sui micropagamenti dobbiamo farci una ragione: in Italia sono complicatissimi e spesso vietati, per colpa di chi ne ha abusato e ancora oggi ne abusa.
Sta di fatto che hanno bloccato il mercato legale.
Non esistono strumenti, in mano al venditore online, per incassare piccoli importi.
In Italia è necessario il registro dei corrispettivi, per piccoli importi. Allora si può fare in questo modo.
Altrimenti ogni ordine va fatturato. E tra spese di incasso e amministrative è impossibile starci per importi inferiori ai 5 euro. Conviene vendere a 10 euro per avere un minimo di ritorno.
In ogni caso vanno predisposti anche prodotti di prezzo alto, altrimenti vendere solo a basso costo significa altissimi costi e pochi guadagni, insostenibili nel lungo termine.
L'alternativa è amazon o apple store. Con gli aspetti gestionali inerenti.
Tuttavia su Amazon siete sempre voi a vendere, mentre su apple store è apple a vendere. Prende il 30% ma pensa a tutti gli adempimenti.
In ogni caso vi ci vuole qualcuno che lavori sulla piattaforma di apple per caricare i contenuti o gestisca le app
Il tema dell'acquisto in bagno è sempre più sentito, come esemplare dell'acquisto facile.
Amazon ha un brevetto sulle vendite con un click, dopo registrazione.
Il problema è un altro: amazon (o apple) hanno server con gestione dei dati delle carte di credito che nessun altro può permettersi. Nessun venditore può tenere i dati delle carte di credito dei propri clienti. Per questo l'ideale è paypal.
Mi si dice che il 3,5% di paypal è alto. Non è vero. Non ci sono spese fisse e la flessibilità d'uso è garantita.
Un aspetto noto è che le prepagate di poste italiane cozzano con paypal. Spesso vengono rifiutate. Questo è un problema che si risolve indicando le coordinate bancarie. E' un tema tutto italiano.
Queste sono le informazioni che mi chiedono spesso nella realizzazione di store online e carrelli per la vendita online, che supportiamo con Fatturami.it
Sono domande assai comuni, che credo meritino un post per aiutare la progettazione di un modello di business nel modo corretto.
Ricordate altri tre aspetti:
- Consegna di beni materiali: bisogna inviare il codice per tracciare la spedizione
- Telefono: le persone che comprano vogliono telefonare. Fatevi telefonare.
- Cataloghi: non dimenticate la gestione del magazzino. Non potete vendere quello che non avete più a magazzino.
Per ulteriori info, visitate fatturami.it