Siae a sostegno di Agcom. Con quali motivi ? Tanti.
Interessanti le ultime novità dl sito Siae:
- Petizione on-line per il diritto di seguito
- Tuteliamo la legalità o l’illegalità?
- Lettera di Gino Paoli ai Presidenti di Senato e Camera
Cosa troveremo ? Che:
- per Gino Paoli gli autori non vengono ascoltati nella riforma,
- gli autori vogliono i diritti connessi su ogni vendita
- la Siae ritiene che la sentenza 38 del 1973 riguardi la libertà d'espressione (NELLA STAMPA) e consenta il controllo dell'informazione, quindi anche al web
Così la Siae:
"la SIAE ricorda che nessuno più di lei dovrebbe sapere che gli autori e gli artisti in generale hanno un’elevatissima sensibilità nei confronti dei diritti umani e tuttavia il regolamento Agcom nulla ha a che vedere con la violazione di tali diritti. Per contro, rafforza i diritti della proprietà intellettuale che pure sono tutelati dalla stessa Dichiarazione dei diritti dell'uomo all'art. 27, a mente del quale "ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore"."
Che dire: tutti vogliono rappresentare il web considerandolo tutto attività economica, come fossero attività editoriali, applicando un nuovo bilanciamento di interessi tutelati a comportamenti che nulla hanno a che vedere con le soluzioni che si vogliono trovare.
In poche parole: nessuno riconosce il valore del web per quello che ha già fatto fino ad oggi. E si vogliono estendere monopoli di fatto perchè è così che si è fatto in tutto il mondo.
Male.
Vogliamo parlare di come e quanto remunerano le nuove collecting societies e quanto i monopolisti ?
Al link le argomentazioni alla fonte, naturalmente senza i miei commenti