Cito le parole, testo completo al link sotto indicato.
"...
Fermi tutti! Oggi, 24 ottobre, lo Stato mi sta dicendo che se mi occorre un sostegno pubblico sotto forma di una specie di garanzia del credito, sono obbligato ad avere la tessera, e pure la tessera giusta? Non una qualsiasi?
Cioè, la mia amica Lucia, iscritta (da anni, perché ci crede davvero che abbia un senso associarsi) ad una associazione di traduttori che tra le prime ha voluto essere nel famigerato elenco del Ministero dello Sviluppo economico, può fare richiesta, mentre io ,iscritta ad ACTA, non posso?
E sulla base di quale legge avviene questo?
Chi ha dato al governo italiano il diritto di discriminare in base all’iscrizione ad una associazione, alla associazione “giusta”?
Chi ha dato al governo italiano il diritto di alterare in questo modo le dinamiche della concorrenza, offrendo selettivamente sostegno ad alcuni lavoratori ma non ad altri all’interno dello stesso settore di attività?"
Acta raccoglie professioni giovani, spesso del web, ma non solo.
Che poi prendersela solo con il Governo ma non anche con tutti quelli che ci guadagnano sa di ingenuo.