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Immigrazione    

Immigrazione, diritti e doveri. In pratica

"Dio chiede - e lo chiede a noi Chiesa, a noi città di Roma, alle istituzioni – chiede che nessuno debba più avere bisogno di una mensa, di un alloggio di fortuna, di un servizio di assistenza legale per vedere riconosciuto il proprio diritto a vivere e a lavorare, a essere pienamente persona." (Papa Francesco)
20.09.2013 - pag. 88131 print in pdf print on web

Q

Quando Papa Francesco parlerà direttamente alle istituzioni italiane sarà un terremoto peggiore di quello minacciato da Berlusconi. E coinvolgerà ogni cittadino.

Iniziamo dalla sua visita al centro di accoglienza per rifugiati a Roma.

Prende di petto due tabu': i musulmani e i conventi vuoti.

Sui musulmani:

"Molti di voi siete musulmani, di altre religioni; venite da vari Paesi, da situazioni diverse. Non dobbiamo avere paura delle differenze! La fraternità ci fa scoprire che sono una ricchezza, un dono per tutti! Viviamo la fraternità!"

Facile parlare agli altri e dire che bisogna aiutare in concreto. Non un panino, non soldi, e poi addio. Bisogna permettere a chi arriva qui sperando di costruire un futuro migliore di poterlo realizzare. Magari insieme da altri italiani.

E Francesco parte dai laici ? No. Dai religiosi:

"Carissimi religiosi e religiose, i conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati.

"Il Signore chiama a vivere con generosità e coraggio la accoglienza nei conventi vuoti. Certo non è qualcosa di semplice, ci vogliono criterio, responsabilità, ma ci vuole anche coraggio.

"Facciamo tanto, forse siamo chiamati a fare di più, accogliendo e condividendo con decisione ciò che la Provvidenza ci ha donato per servire."

Da tempo sostengo che una riforma per una giustizia effettiva, reale, pratica verrà per gli italiani quando sapremo dare diritti e doveri effettivi agli immigrati. Non solo doveri formali nè solo diritti teorici. Diritti e doveri sostanziali.

E' impensabile oggi come oggi, ma non c'è altra strada. La pretenderanno giustamente loro, e se saremo intelligenti costruiremo risposte comuni utili a tutti.

Insieme si fa più che contro. Inutile predicare la pace in Siria se non sappiamo dare opportunità a chi vuole onestamente vivere in Italia.

Diamo spazi agli onesti. Magari ci aiuteranno a ricordare cos'è onesto in Italia.

Giustizia, Integrazione, Responsabilita'.

"La misericordia vera, quella che Dio ci dona e ci insegna, chiede la giustizia, chiede che il povero trovi la strada per  non essere più tale.

"Chiede - e lo chiede a noi Chiesa, a noi città di Roma, alle istituzioni – chiede che nessuno debba più avere bisogno di una mensa, di un alloggio di fortuna, di un servizio di assistenza legale per vedere riconosciuto il proprio diritto a vivere e a lavorare, a essere pienamente persona.

"Adam ha detto: “Noi rifugiati abbiamo il dovere di fare del nostro meglio per essere integrati in Italia”. E questo è un diritto: l’integrazione!

"E Carol ha detto: “I Siriani in Europa sentono la grande responsabilità di non essere un peso, vogliamo sentirci parte attiva di una nuova società”. Anche questo è un diritto!

"Ecco, questa responsabilità è la base etica, è la forza per costruire insieme. Mi domando: noi accompagniamo questo cammino?"

 

 

 


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