Segui via: Newsletter - Telegram
 

"Per acquistare un crescente e duraturo rispetto in societa', e' una buona cosa, se possiedi un grande talento, di dare, presto nella tua giovinezza, un bel calcio al garretto destro della societa' che ami. Dopo questo, sii uno snob." - Salvador Dali'



Guerra    

Siria: L'attacco senza ONU e' illegale

C'e' sempre un'altra possibilita'.
04.09.2013 - pag. 86690 print in pdf print on web

H

Ho già letto sul web che la questione siriana non è questione che ci riguardi.

Potrei dire che non mi riguarda nemmeno la vita dei barboni che sono a 1km da me, all'opera San Francesco, la mensa che dà da mangiare sempre più a italiani e italiani divorziati.

Potrei dire che non mi riguarda il destino degli embrioni umani utilizzati per curare adulti, anziani e, con finalità mediatiche, altri bambini.

Potrei dire sempre che ognuno deve risolvere i propri problemi, è vero, ma i propri problemi si risolvono solo se non ci si dimentica degli altri e se non si richiama chi dovrebbe occuparsene.

Potrei: ma dialogare permette di cambiare e migliorare tutti.

La svolta di Obama di avviare una guerra, senza ONU, senza esercito, per difendere la sicurezza americana (!), contro Russia, Cina, Italia, Papa e soprattutto senza il Regno Unito che ha già votato contro, è drammatica.

Diremo: tanto ce l'hanno con loro, non con noi.

Non è vero. Già stanno controllando il mondo e credono da decenni che sia giusto farlo per difendersi. L'antica Roma faceva cosi'. Ma bisogna essere autorevoli.

Oggi gli Usa, anticipando il voto per evitare le proteste che il mondo sta organizzando, persino inviando missili che non arrivano a destinazione per mettere presione, non fanno qualcosa per amore dell'umanita'.

Gli Usa stanno cercando di mettere le mani sulla Siria dopo l'Iraq. Possono farlo.

La domanda da fare non è se la Siria e gli Usa sono una questione che ci riguarda.

La domanda è se noi vogliamo prendere una posizione sulla base delle nostre convinzioni almeno morali.

Per noi Obama sta facendo qualcosa di giusto ?

Per me no, non c'è legge che lo autorizzi, e non sta nemmeno rispettando nè l'autorevolezza dell'Onu nè quella del Papa. Sembrava l'uomo del dialogo, ora il nobel alla pace tradisce il proprio discorso in Egitto.

Davanti a chi o cosa si fermerà ?

Un inciso. Il WSJ ha già aperto una pagina dedicata al conflitto con la Siria. Il NYT parla ancora di crisi. La guerra, oggi più che mai, parte dalla copertura che i media danno ai fatti, ignorando le proposte di pace e le proteste degli alleati, dando più voce a chi vuole la guerra.

Si chiama ingannare i lettori. E succede anche in Italia. Più i media saranno non giudicati per le loro posizioni, più la guerra avrà sostegno. E' una guerra mediatica, anche per questo riguarda tutti. Riguarda come noi vogliamo essere informati o disinformati, per interesse o disinteresse.

Pensate se tutte queste energie andassero ad imporre un embargo efficace. Alle altre soluzioni che nemmeno vengono prese in considerazione. Più facile inviare droni e missili in massa, invadendo lo spazio territoriale altrui. E' aggressione alla sovranità nazionale.

C'è sempre un'altra possibilita'. E dobbiamo vederla e cercarla per migliorare tutti, invece di esserne complici di una azione unilaterale e illegale. L'appello del Papa cattolico viene raccolto dal leader spirituale sunnita in Siria e il dialogo islam-cattolicesimo diventa un muro contro le manovre USA-Israele, difficile da individuare come precedente nella storia dell'Umanita'.

Io aderisco all'invito del Papa per un sabato. Chi non vuole digiunare o pregare partecipi come crede, ma non giri la testa dall'altra parte.

No More War.

 La home page di Avvenire del 4.9.2013


Condividi su Facebook

Segui le novità di Civile.it via Telegram oppure via email: (gratis Info privacy)

    






"Per acquistare un crescente e duraturo rispetto in societa', e' una buona cosa, se possiedi un grande talento, di dare, presto nella tua giovinezza, un bel calcio al garretto destro della societa' che ami. Dopo questo, sii uno snob." - Salvador Dali'








innovare l'informatica e il diritto


per la pace