L'AIGA ottiene dal trib. di Palermo ex 700 che tutti gli avvocati possano votare

Comunicato Stampa del 07.08.2013

AIGA: RICORSO CASSA FORENSE PER IL VOTO DEI 56.000

GRECO: ABBIAMO COMBATTUTO UNA BATTAGLIA DI PRINCIPIO

Si è tenuta oggi, innanzi al Tribunale di Palermo, l’udienza di discussione del ricorso ex art. 700 c.p.c. promosso dall’Aiga contro la delibera di Cassa Forense, che esclude dal voto 56.095 avvocati che non avevano raggiunto nel 2012 i limiti di reddito per l’iscrizione a Cassa Forense.

All’esito dell’udienza il Giudice dott. Giulia Maisano si è riservata di decidere sul ricorso.

Il presidente dell’Aiga Dario Greco ha così commentato la vicenda giudiziaria: “Abbiamo combattuto una battaglia di principio. Non riteniamo giusto discriminare gli avvocati in base al reddito e, poiché Cassa Forense è un patrimonio dell’intera Avvocatura italiana, tutti gli avvocati italiani devono potere eleggere i loro rappresentanti nel Comitato dei Delegati”.

“Attendiamo la decisione del Tribunale – ha proseguito il leader dei Giovani Avvocati – con serenità e nella consapevolezza che la legge di riforma forense è una legge scritta malissimo e di difficile interpretazione. Riteniamo di avere ragione e che i 56.095 avvocati siano stati esclusi ingiustamente dal voto, ma se non altro il nostro ricorso avrà avuto comunque il merito di chiarire un aspetto criptico della L. 247”.

“Ribadisco che Cassa Forense è un patrimonio per l’Avvocatura – ha concluso il presidente Greco – e saremo al suo fianco contro ogni tentativo di esproprio o di limitazione della sua autonomia patrimoniale o gestionale. Quello che vogliamo è consentire a tutti gli avvocati, e soprattutto ai più giovani e e ai più svantaggiati, di partecipare alla sua amministrazione secondo le più basilari regole democratiche”.