Non sono solo occhiali.
Sono anche monitors.
Sono anche macchine fotografiche / registratori video.
Ma sono anche sempre collegati con Google via internet che sapra' dove vado, dove sono, cosa faccio, e lo condividera', magari con la nuova privacy policy.
Ma non riguarda solo me che li indosso.
Riguarda tutto quello che vedo.
E quello che vedo io lo vedra' anche Google. Sempre. E lo memorizzera'.
E' uno strumento di input che fornira' a Google dati sul mondo reale, magari verificando anche tutte le reti wifi vicine, e questo sarebbe il meno.
Altro che Grande Fratello.
Questo e' prendersi tutti i dati del mondo, con il significato che ognuno dara' loro parlando.
A parte il problema della distrazione da quello che stiamo facendo, perche' guarderemo il display.
Ma questo non deve accadere.
Nessuno deve avere il diritto di catalogare tutto il mondo fisico, cose e persone. I satelliti avevano un limite fisico numerico e di risoluzione video e temporale. Gli Rfid diventano quasi puerili. Altro che intercettazioni o pedinamenti.
Ricordate che il riconoscimento vocale e facciale sono gia' usati. Google potra' sapere in ogni momento dove sono anche le persone inquadrate. Non per nulla lancia i "Glass explorer".
Troppi dati in mano ad uno solo faranno gola a Stati e delinquenti, non solo a pubblicitari.
Ve lo immaginate delinquenti che seguono i genitori a a scuola e vedono l'avatar di ognuno con nome, indirizzo, siti di riferimento e quindi abitudini e magari una buona valutazione del reddito ?
Sono gli occhi di Google onnipresenti: io dico che e' troppo.
ps: a conferma della mia visione, forbes: Google e Facebook si incontrano e parlano dei Google glass. Se vi viene il dubbio che ci voglia troppa cpu per effettuare tutte queste operazioni ricordate come funziona SIRI: riduce sul client e fa riconoscere al server remoto. E IBM ha gia' chiesto ai dipendenti di non usare SIRI ne' simili.