Se un bambino chiede al genitore cos'è un blog, cosa ci gira per la testa ?
Ci gira l'idea di dire che è pericoloso, che si può scrivere ma non tutto, che bisogna avere una prospettiva ?
No. Così non va.
Quindi semplificare.
"E' come il tuo diario su carta. Però il diario su carta lo leggi solo tu, quello su internet lo può leggere chiunque"
"Quindi non devo scrivere cose che non voglio far sapere ?"
"Infatti".
Con semplicità si può far capire quella serie di valori tradizionali da portarsi su internet.
Le riflessioni ovviamente vengono estese dal bambino immediatamente ad ogni altra forma di comunicazione su internet, come non privata, anche se può sembrare privata.
Si fa distinzione tra una comunicazione pubblica e quella privata, tra quella che si dice a tutti i genitori e quella che si dice solo ad uno dei due quando si ha un dubbio personale, e si risolve con semplicita', senza demonizzare.
I figli su facebook in quinta elementare come scrivono su "La Stampa" ?
Ma non ci sono social network per piccoli ? Si'...