Tutti oggi parlano della sentenza della Cassazione III penale di ieri senza indicare nè il testo nè gli estremi completi ed osananno il momento storico.
Purtroppo non sono d'accordo.
E' un principio già ben affermato dal diritto, dagli interpreti e da altre sentenze della Cassazione che un blog o un sito non debba registrarsi solo perchè periodico.
E' noto che è una possibilita', non un obbligo, il registrarsi, per esempio per avere accedere ai contributi all'editoria.
Il caso invece partiva da un giornalista noto per la lotta alla mafia al quale si è proposto di applicare una interpretazione ampiamente discussa in rete e non sostenuta da nessuno.
Nulla di nuovo. Di straordinario secondo me è come una interpretazione del genere sia stata cassata solo in Cassazione.
Rischio passato ? Certo. Tutti possono sbagliare. Ma il testo non era equivocabile. Su altri temi potremo discutere, su questo, no.
Ovviamente, ben venga la conferma della Cassazione.
Ma sarà meglio leggere la sentenza, non credete ?
Pochi invece ringraziano l'avv. Giuseppe Arnone che ha sostenuto la tesi pacifica che, proprio questo, era pericoloso fosse contrastata.
Peccato. Dovremmo sempre ricordarci i nomi di chi aiuta. Notate tutti coloro che parlano del caso senza indicare il nome del difensore. Anche questo è cercare di dare informazioni corrette.