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Dizionario 13.03.2012    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Retweet: cosa significa - dizionario

La natura di un retweet - Si puo' offendere con un retweet ?
Spataro

 

I

In Twitter il retweet è l'attività di inviare, senza modificare o modificando, un tweet inviato da un altro utente, indicandolo con RT @pippo oppure con la funzione di Twitter che permette di ripeterlo così come in origine, indicandone l'autore originario.

Un esempio di retweet e':

RT @iusondemand nuova legge sulla pirateria

Tweet di iusondemand che viene ritwittato da un altro utente di Twitter.

Esiste anche il retweet nativo (naked retweet), offerto da Twitter, senza RT iniziale, ma con altro standard che mostra il contenuto originale identico e l'originario autore.

Il retweet nativo, a differenza dell'altro, impedisce la modifica del tweet originario

Sul punto si è espresso anche l'ottimo @diritto2punto0, avv. Ernesto Belisario.

"Retweet = endorsement? http://t.co/d3Q9uFRG " (ndr: endorsement = approvazione)

Nel testo leggiamo che la natura di un tweet la troviamo in twitter, un metodo a me molto caro, perchè evita di costruire tesi sul nulla, ma su documentazioni.

Ecco cosa dice Twitter:

"Ti piace un Tweet? Retweet! A volte capita di leggere un Tweet che vuoi condividere con altri. La funzione Retweet (nota anche come "RT") serve a condividere i Tweet con chi ti segue"

Non è tra le condizioni d'uso, non possiamo quindi dire "per convenzione", ma possiamo dire in via interpretativa, perchè tra le pagine di aiuto e non quelle contrattuali.

Comunque la definizione è corretta: serve a condividere.

L'avv. Belisario però scrive: "Quindi, per convenzione, un messaggio viene retwittato quando ci piace e vogliamo condividerlo con altri. E in effetti sembra una soluzione abbastanza intuitiva se solo si ha riguardo alla natura stessa del retweet: fare proprio un messaggio, ampificandone la platea rispetto ai followers dell’utente che ha postato il messaggio originario." (ps: discutendo questo mio post mi precisa che si riferisce al retweet nativo, quello senza modifiche).

Devo dissentire. Il retweet è neutro: si ricondivide. Il perchè è tutto da vedere.

Leggendo @pandemia "Comunicare con Twitter" si legge in più punti che Twitter viene usato da ciascuno in modo diverso. Lo vediamo tutti: chi lo usa per discutere, chi per segnalare, chi per riflettere, chi per lavoro, chi nel tempo libero. 140 caratteri impediscono una espressione definitiva, spesso invece aprono ad approfondimenti, partendo da un punto di partenza.

Il link di solito completa il pensiero.

L'avv. Belisario trae dalla condivisione un implicito apprezzamento perchè si vuole far conoscere l'idea ad altri.

A me capita, non raramente, di segnalare una tesi completamente diversa dalla mia per stimolare una riflessione dei miei lettori.

E quando esprimo la mia cerco di segnalare quando la mia tesi è condivisa o meno.

Ora, diciamolo chiaramente, è pericoloso dire che un retweet implica un consenso, spostando quindi l'onere della prova del dissenso in chi ritwitta qualcosa.

Pensiamo in caso di tweet diffamatorio o lesivo: chi lo riporta è coautore e corresponsabile ?

C'è un precedente incredibile: quello di quel tweet di un viaggiatore scocciato dalle autorità dell'aereoporto che non sgelavano lo scalo e gli impedivano di partire. Si è sfogato con crudezza e per questo indagato dalle autorità locali, con non poca ilarità di chi lo segue su twitter che, per sfottere visibilmente le autorita', hanno retweettato il messaggio per protestare contro l'ipotesi di "procurato allarme" che è stata contestata al viaggiatore scocciato ed indagato. Si retwitta perchè si protesta per l'enormità dell'accusa rispetto al contenuto iniziale, non perchè si approva il tweet iniziale.

Insomma: il tema è di quelli caldi, e lo stiamo affrontando: la gestione delle contestazioni tramite twitter, che hanno una natura particolare per tempistica ed intensita'.

Per me la soluzione è una: vedere il testo nel suo contesto e cercare di capirlo. Nel dubbio, non c'è inversione di onere della prova. In dubio pro reo.

Il problema è vedere un tweet nel suo contesto.

Avete provato a ricostruire il significato di un tweet togliendo dal flusso di notizie che il singolo, i suoi follower ma anche l'intera twittersfera sta vivendo ?

Un pò come prendere un terzina di Dante ed isolarla dal resto della Divina Commedia, e dimenticarsi che è stata scritta nel XIII-XIV secolo da una persona esiliata perchè voleva evitare un altro scontro armato.

Ops. Forse e meglio tacere. Qualcuno proprio oggi, crede di dover mettere al rogo la Divina Commedia perchè irrispettosa di ebrei, omosessuali e, aggiungerei io, golosi.

Sui golosi, concordo pienamente...

Ecco il testo dell'avv. Belisario per poter comparare le due tesi.

E che lo segnali non significa che condivida il suo contenuto, ma trovo interessanti i temi che solleva :)

13.03.2012 Spataro



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