La condizione sospensiva e la condizione risolutiva nei fatti giuridici legati alla vita

Chi mi conosce sa che dietro a cotanto titolo c'è una idea molto chiara rivolta esclusivamente al mondo del diritto.

Sappiamo tutti che la condizione sospensiva fa produrre effetti giuridici al negozio giuridico dal momento che la condizioni si avvera.

Quella risolutiva al contrario fa cessare effetti al verificarsi di una condizione.

Dai tempi di Roma i concepiti hanno diritto di ereditare, se nascono vivi.

Il diritto non si preoccupava di quello che avveniva allora. In fondo sono pochi a poterci dire quello che succede li', in prima persona, con una prospettiva dall'interno del ventre materno.

Settimane fa abbiamo parlato di una ragazza bella e determinata nella fede perchè fa sapere al mondo le conseguenze sul suo corpo di una procedura di aborto che, contro ogni previsione scentifica, ha fallito.

Il suo corpo non è stato macellato dai medicinali, ma solo qualche parte. Pensare, pensa benissimo. Lei è figlia di Dio, non di sua madre che non l'ha voluta.

Nella foto al link indicato troverete due neonati che si abbracciano.

Mi dispiace. Non è quello che sembra. E' molto di piu'.

La didascalia spiega che i due gemelli non ce la facevano. Uno dei due stava per morire. L'infermiera, dopo il parto, litigando con le regole dell'ospedale, li mette insieme.

Il fratello più in salute abbraccia subito la sorella, come per dire: ce l'hai fatta, sono qui con te. E con l'abbraccio il cuore della sorella si regolarizza e il corpo comincia a riprendere calore.

Cosa diavolo ne sappiamo noi di come si vive dentro la pancia di una mamma ? Umanamente, dico ? Non è forse qualcosa da rispettare a prescindere ?

Non lasciamo decidere alle macchine e alle procedure, ma al cuore.

Quella infermiera ha fatto più lei con un gesto di amore di mille esperti. Grazie.

Al link indicato, su pinterest, la foto.