Il 5 ottobre 2011 Apple comunica la morte del suo papa'. Fondatore è riduttivo.
Anche io vorrei raccontare la mia personale riflessione.
A questo uomo non è stato mai regalato nulla, e ha saputo combattere ed aspettare, pur con eccessi di autodifesa comprensibilissimi.
Al college decise di mollare tutto. Non vedeva un risultato all'orizzonte, nonostante la madre biologica avesse preteso da lui la frequenza. Molti anni dopo dira': "Non permettete a nessuno di decidere della vostra vita". Andò a mangiare dagli Hare Krishna perchè non aveva da mangiare.
Egli invece andò a vedere una lezione che lo incuriosi': sulla calligrafia.
L'armonia nelle lettere lo affascino', sussumendo il valore degli spazi e delle linee. Erano le basi dello stile che diede alle sue macchine.
Poi, un giorno, fu cacciato dal consiglio di amministrazione della sua azienda. Dopo anni torno', imparando a non dare nulla per scontato, mettendo nuove basi informatiche ai nuovi prodotti che salvarano la Apple dalla chiusura: chi l'aveva mandato via non capiva nulla del mercato informatico. E Next è il cuore di Ios.
I numerosi fallimenti di Steve Jobs (chi ricorda il primo smartphone, non comprato da nessuno ?) sono serviti a costruire una solida base contro coloro che hanno sempre cercato di imitarlo, spingendolo ad andare avanti e imporre una continua crescita, con un metodo aziendale rigoroso e d'ascolto. Una azienda normale con strumenti informatici: gli Apple store restano una esperienza inimitata nemmeno dalle boutiques di abbigliamento.
Scrivevo ieri un tweet sulle novità di ios, all'interno delle quali ho visto anticipare le basi di nuove soluzioni tecnologiche che innoveranno i prossimi dieci anni almeno. E' incredibile quanto di nuovo abbia fatto mentre gli altri ancora ne parlano. Sms tra iphone, senza passare dall'operatore di telecomunicazioni. E mille altre "cosette".
Uno degli aspetti più straordinari e' l'aver pensato sempre al software e all'hardware, insieme. Qualcosa che si faceva solo negli anni '80, quando fallirono tutti coloro che pensavano cosi', lasciando spazio a Microsoft.
Steve ha tenuto un discorso per la sua "laurea honoris causae" (non è vero: si tratta solo di un discorso ai neolaureati). Lo allego a questo post.
Peccato che l'Italia sia un paese illiberale, e che per fare le stesse cose manchino sia le istituzioni sia un mercato maturo che spende nelle idee dei propri vicini.
No. Noi preferiamo comprare prodotti cinesi anche se l'artigiano vicino casa fa prodotti migliori, più costosi, e fatica a pagare le tasse.
Questa è solo colpa nostra, e non cambieremo finchè non decideremo di dare i nostri soldi a chi vale invece che ai marchi di moda.