Difficile dire che avvocati, professori, esperti, e visitatori siano terroristi, arruffapopolo o don Chisciotte contro i mulini a vento dell'Agcom.
Difficile dirlo quando su una tematica così tecnica c'è stata veramente una risposta corale al di sopra di ogni aspettativa.
Diamo in numeri. alle 16:37 del 4.7.2011:
- 177.474 proteste tramite avaaz: http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?slideshow
- 15.528 firme tramite sitononraggiungibile: http://sitononraggiungibile.e-policy.it/it/aderenti/
- 8.963 post su facebook, tramite http://www.agoradigitale.org/nocensura
- 7.086 segnalazioni inviate da 4.451 iscritti a twitter.
Ripeto: se tutti possono parlare di ordine dei giornalisti ed essere capiti, non è altrettanto per una autorità ancora poco conosciuta.
Sono numeri di tutto rispetto, nati spontaneamente.
Qualcosa che dovrebbe far riflettere chiunque, e tremare chi fa lobby, perchè non ha capito niente di come aumentare il mercato e i propri clienti.
Le novità di oggi sono la dichiarazione, di Agcom, di limitare il potere che si dà agendo solo contro i grossi server p2p di condivisione file pirata.
Personalmente ritengo indifendibile la posizione di chi copia contenuti senza autorizzazione, ma ugualmente ritengo la limitazione del potere un incredibile passo indietro, perchè fa franare tutte le argomentazioni della stessa agcom: nei testi normativi non vi è nulla che limiti il potere a quanto loro affermano.