Non possiamo che sostenere lo sviluppo di una diffusa digitalizzazione della Giustizia.
In questi anni non abbiamo cavalcato gli strumenti amministrativi di gestione del processo digitali perchè abbiamo visto che non hanno sfruttato soluzioni condivise, già adottate, open source e aperte.
Si doveva partire da piccole cose, chiare, semplici, utili per tutti.
Si è scelto di far piovere dall'alto soluzioni imposte sviluppate da pochi fornitori.
Il risultato è che alcuni giudici si sono persino stufati di aspettare e hanno cortesemente imposto agli avvocati delle parti di inviare, via email, le conclusionali e gli atti di causa. Imponendo magari di scambiarseli tra di loro.
Tanta efficacia andrebbe sostenuta con una semplice circolare non fondata sull'autorita', ma sull'invito alla collaborazione.
Bastava. Sarebbe bastata.
Non sono d'accordo con chi boccia il piano straordinario linkato sotto.
E' corretto: notifiche, pagamenti, digitalizzazione: tutto giusto.
Quello che lascia perplessi è la mancata indicazione delle risorse economiche in un contesto in cui i fornitori del ministero sono a bocca asciutta e si fanno leggi per rimandare i pagamenti.
Certo. Sono chiacchiere da bar di chi non sa come funzionano le cose.
O forse semplicemente solo di persone distanti dalle logiche ministeriali che vorrebbero consigliare le aziende a scrivere contratti meno attente ai pagamenti anticipati, per evitare il ricorso al giudice in caso di inadempimento.
Ho visto firmare un atto in uno screencast. Ho ancora i brividi e ringrazio di non doverlo fare.
Ricordo solo i tempi del pgp e le lamentele degli amministratori di sistema dei server che gestiscono il processo telematico.
Una cosa alla volta, fatta bene, e utile da subito.
Arriva un nuovo piano ? Fateci vedere una cosa che funziona, non più piani. Siamo degli idealisti: vogliamo vedere le cose funzionare concretamente. Il tempo dei piani straordinari, dopo dieci anni, è scaduto.
Ci sono idee chiare. Bene. Non ci si lamenta della idee chiare.
Ma ora i fatti. Senza una giustizia seria i contratti sono usati come arma di ricatto ed estorsione se fatti male.
Deve finire questo malcostume: le imprese piccole non hanno le competenze per difendersi, e troppo poche chiedono prima di firmare contratti assurdi.
Sbagliano le imprese ingenue, ma anche lo Stato deve dare Giustizia e Istruzione: due facce della stessa medaglia: vivere e lavorare insieme.