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Vorrei cambiare lavoro ... Come ?

Deprimente conversazione "registrata" tramite friendfeed
16.11.2010 - pag. 75724 print in pdf print on web

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Friendfeed in Italia ha molto seguito. Facilita le discussioni tematiche anche se spesso inconcludenti.

Stavo leggendo cosa c'era di nuovo e mi imbatto nella discussione qui a margine embeddata: avvocato dice che vuole cambiare lavoro e l'amica commercialista le consiglia linkedin.

E' una valida soluzione ?

 

CAMBIARE LAVORO

Di questi tempi la scena e' topica: l'avvocato smette di lavorare e ne parla con altri professionisti che hanno meno problemi. Non per tutti, sia chiaro, ma chi ha un cliente ora cerca di tenerselo invece di spremerlo.

Nel momento che la clientela e' saltata ci si chiede cosa fare.

Nel mondo imprenditoriale il fallimento e' quotidiano, e aiuta a crescere. Analizzare le debolezze proprie e le nuove opportunita' di mercato e' un percorso quotidiano.

Spesso insieme ad altre persone, che si scelgono prima per carattere e poi per professionalita', meglio se integrano invece di avere sovrapposizioni.

 

CERCARE O CREARE ?

Alla richiesta: "voglio cambiare lavoro" segue: "iscriviti su linkedin".

Linkedin e' ottimo per cercare professionalita' per territorio e per competenza. Quindi chi ha qualcosa deve esserci, non a rivali al mondo e ha un funzionamento molto interessante, a meta' tra twitter, facebook e yahoo groups.

Ma se non si ha il prodotto, non si finira' che ripetere gli errori del passato

 

CREARE

Il Papa nell'Angelus di domenica ringrazia i giovani che sono tornati a lavorare nell'agricoltura, il cui rapporto onesto e rispettoso con la terra costituisce un elemento nuovo e non romantico del modo di costruire questi tempi. Fare, prima di tutto.

Ieri invece leggevo una recensione di Severgnini su "social network": nel film il rettore dice agli studenti universitari: "siete qui non per trovare un lavoro, ma per inventarvene uno".

Il mercato cambia. Bisogna cambiare con il mercato

 

DOVE ANDARE

I percorsi sono mille. Io vorrei escluderne uno, che purtroppo molti ancora propongono.

Sai fare qualcosa ? Lascia stare. Non e' quello che devi fare.

Devi invece partire dalle voci che ascolti e che colpiscono di piu' la tua attenzione. Voci che chiedono soluzioni a problemi. Ce ne sono sempre. Voci che sono disposte a spendere per risolvere quel problema, voci quindi mature e pratiche.

Di solito, se sei competente di un settore, quelle voci parleranno di bisogni che sono vicini alle tue competenze, e che potrai far crescere in quella direzione.

Chi propone di realizzare piani di azione dettagliati ha buoni motivi, evitare di perdere tempo nel ripetere errori solo per una mancata pianificazione.

Ma l'ascolto e' il migliore dei metodi. Ascoltare, fino a stufarsi.

E poi spegnere tutte le voci e iniziare a prepararsi per dare loro quello che serve.

Un metodo che non viene spiegato a nessuno giovane e nessun professionista. 

In tempi di guerra civile e di guerra finanziaria diventa indispensabile rimboccarsi le maniche, ed estrarre il coniglio dal cappello.


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16.11.2010 Spataro

Spataro

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