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Televisione    

Rai: Masi, Galimberti e Santoro dai comunicati ufficiali

Le dichiarazioni
14.10.2010 - pag. 75317 print in pdf print on web

R

Ricordiamo che Garimberti e' presidente del consiglio di amministrazione della Rai e Masi direttore generale.

"Il Consiglio d'Amministrazione vota il Direttore Generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è anch'esso di nomina del Ministro dell'Economia. Il CdA nomina, altresì, i direttori delle reti e delle testate giornalistiche." Wikipedia

Entrambi dall'ufficio Stampa della Rai:

 

RAI: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PAOLO GARIMBERTI

Di tutto ha bisogno la Rai  fuorché di nuove polemiche, ancor più se alimentate al suo stesso interno: tutti, e dico proprio tutti, dovrebbero abbassare i toni e moderare il linguaggio. Tuttavia una spiegazione è dovuta. Il regolamento di disciplina ha una gradualità di sanzioni proponibili: comminare subito il massimo della pena è, l’ho detto e lo confermo, manifestamente sproporzionato, al di là di quelle che possono essere le responsabilità di Michele Santoro. Ritengo dunque di avere, così come i consiglieri, non solo il diritto ma anche il dovere di esprimere il mio giudizio, ferme restando le responsabilità attribuite a ciascuno dalla attuale governance. Questo al di là di qualunque altra valutazione sulla vicenda, compreso l’impatto che l’eventuale sospensione di “Annozero”, peraltro ancora non definita, può avere sull’Azienda

 

RAI : MASI, NESSUNA SANZIONE SPROPORZIONATA

Sento parlare da varie parti  di sanzione sproporzionata. Questo  verrà valutato nelle sedi  competenti. Al riguardo osservo  che ho applicato  puntualmente la normativa vigente. Osservo altresì che di  sproporzionato sento tante dichiarazioni che inventano dietrologie e scenari  del  tutto inventati dimenticando curiosamente  il punto fondamentale di  tutta questa  vicenda . E cioè che milioni di italiani hanno visto in diretta televisiva   un dipendente che manda platealmente a quel paese il suo capoazienda. Ciò è   totalmente intollerabile in punta di diritto e nel senso comune. Tutto il resto è fuffa.

 

RAI: MASI, SANTORO È SOLO VICENDA AZIENDALE

Il provvedimento disciplinare adottato nei confronti di Michele Santoro non può essere in alcun modo considerato riconducibile ad iniziative editoriali tendenti a limitare la libertà di espressione o il diritto di critica.


Santoro si è reso responsabile di due violazioni disciplinari ben precise:



  1. l’uso del mezzo televisivo a fini personali;

  2. un attacco diretto e gratuitamente offensivo al Direttore Generale, per una circolare a garanzia dell’equilibrio all’interno dei programmi di approfondimento informativo, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Nessuna censura, ribadisco, nessun attentato alla libertà d’informazione. Le responsabilità di Michele Santoro sono esclusivamente di ordine disciplinare nell’ambito di precise disposizioni aziendali che tutti, all’interno della Rai, sono tenuti ad osservare.


Non esistono dipendenti più uguali degli altri o zone franche all’interno delle quali sia possibile garantirsi il diritto all’impunità, tanto più quando si arriva ad insultare il Capoazienda in diretta televisiva con una modalità di contenuti ed espressioni che crea un caso che non ha precedenti al mondo.

 


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