L'idea.
Pare che in Italia non ci sia persona che non voglia scrivere un libro. E gli editori stanno a guardare.
Perche' se le idee sono tante, quelle che vendono sono poche, e le migliori, imprevedibili.
C'e' un pero': internet. Con internet l'idea puo' subito funzionare e raccogliere consensi.
E allora gli editori si fiondano. Contattando l'autore o rubando l'idea ?
L'IDEA
Avere una idea buona, una che si sente propria e capace di rendere, al di la' delle verifiche sul mercato, e' gia' raro.
All'estero prima di scrivere o fare si fa una indagine di mercato. Sempre, su tutto.
In Italia siamo convinti che la passione che sappiamo trasmettere insieme alla nostra idea sia tutto. Talvolta lo e'.
Pero' c'e' un problema: non appena realizziamo l'idea sappiamo che il diritto d'autore ci tutela, ma temiamo (a ragione) che l'idea venga rubata.
Come tutelarla ?
TUTELE
Se l'opera e' stata realizzata, e nessuno la conosce, se insomma si tratta di un inedito, possiamo depositarlo alla Siae come inedito, sezione olaf (www.siae.it)
L'idea, ma soprattutto la sua realizzazione, gode quindi di una data pubblica, ufficiale, incontestabile, e opponibile a chi plagi l'opera.
I limiti della tutela pero' sono nella realizzazione: il format, non e' tutelato, come dice spesso la Cassazione quando un programma televisivo viene copiato da un'altra emittente.
E cosi' abbiamo trasmissioni uguali su tutti i canali, con cambiamenti minimi.
Quindi ?
OLTRE IL DIRITTO
Non credo che il diritto possa fare tutto
Il mercato ha ottime soluzioni, da cogliere.
Premesso che gli editori ormai cercano blog famosi, frequentati, ricchi di utenti, di interventi, etc etc, che piacciono, l'idea e' registrare subito i domini per togliere ad altri l'uso, e acquisire il cosiddetto preuso (verificando che altri non abbiano avuto idee simili, o non si violino marchi, per esempio).
Pero' un libro, che diventa un blog a puntate, potrebbe diventare utile perche' consente di avere un mercato gia' pronto a recepire il prodotto.
In poche parole, l'editore potrebbe persino avere una idea di quante persone sono disposte a comprare il testo su carta e/o digitale.
Per questo l'autore, oltre a depositare l'opera, potra' pubblicarla a puntate, ma raccogliere immediatamente attorno a se' il potenziale mercato, per rendere piu' difficile all'editore che ruba l'idea di vendere.
Insomma, se si crea una comunita' attorno al libro, prima che venga pubblicato, copiarlo diventa molto pericoloso: la reputazione dell'editore ne risentirebbe.
FARE DA SE'
E' una tentazione che prende molti. Potrebbe convenire in taluni casi, in altri no.
Pero' bisogna leggere i contratti. Distributori di libri stampati a richiesta o anche di ebook (indispensabili per gestire i rapporti con i mille clienti, fare le ricevute fiscali, promuovere l'opera, etc etc) chiedono a volta tutti i diritti patrimoniale di sfruttamento e distribuzione in esclusiva, anche per piu' di un anno.
Ogni libro, come ogni prodotto, ha una sua vita limitata. Dopo un anno esercitare i diritti potrebbe anche essere tardi.
Quindi cautela.
Non credo in soluzioni confezionate, ma in un'analisi attenta del caso concreto.
Internet permette maggiore visibilita' ma, bisogna riconoscerlo, anche per andare sull'ipad si passa tramite intermediari, che possono aiutarci a vendere meglio.
Allora bisogna capire cosa si vuole fare.
Il consiglio importante e' pero' quello di raccogliere subito i potenziali acquirenti attorno ad una newsletter, in modo da poterli informare quando il libro / ebook e' disponibile.
Questo e' il minimo, e comunque va fatto bene.
Se avete altre domande contattatemi tramite il link sotto indicato