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Banche    

Carte di credito revolving: La Banca d'Italia ferma Diners e American Express

Difficile trovare informazioni ufficiali, ma Adusbef chiede il blocco anche delle altre per parssi commerciali universali. Si parla di perizie su tassi fino al 251%
09.04.2010 - pag. 73394 print in pdf print on web

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Colpaccio dell'Adusbef, che ha trovato il modo di controllare le banche.

Nel caso di Diners vi sono rilievi, dal settembre 2009, sul modo di operare. Dopo i primi richiami, Banca d'Italia ha deciso di fermarli e Diners dichiara che si adeguera' alle richieste ricevute.

Consiglierei ai possessori di verificare i conti.

Nel caso di American Express il problema riguarda le carte revolving, per le quali non sono comunicati i tassi di interesse e che pare siano stati applicati in modo non conforme alle legge. Non dico di piu' per il semplice fatto che al momento tutti sanno, ma non c'e' nessun documento ufficiale in materia sul sito di Banca d'Italia.

In ogni caso, a parte il blocco di emissione di nuove carte, chi ha una revolving con American Express fara' bene a verificare gli interessi pagati.

Segue il comunicato di Adusbef.

REVOLVING: DOPO IL PROVVEDIMENTO DELLA BANKITALIA SU AMERICAN EXPRESS, INTERDETTA AD EMETTERE NUOVE CARTE, ADUSBEF CHIEDE CHE ANTITRUST ESTENDA PROVVEDIMENTO CAUTELARE ALTRE SOCIETA’ PER GRAVE PERICOLO CONSUMATORI.

La Banca d’Italia,a seguito di una ispezione effettuta su American Express Services Europe Limited per valutare i profili di usura,antiriciclaggio nonché per connessione in materia di trasparenza,effettuata a seguito dell’inchiesta del PM Michele Ruggiero della Procura di Trani,ha emesso un giudizio in prevalenza sfavorevole,vietando in via cautelare d’urgenza di intraprendere nuove operazioni di emissione di carte di credito, per carente rispetto della normativa antiusura, a partire dall’11 aprile 2010.


A seguito di questo provvedimento storico,seppur tardivo della Banca d’Italia,che interviene come di consueto solo a valle delle inchieste delle Procure, guardandosi bene dal prevenire fenomeni di usura ed antiriciclaggio come sarebbe suo preciso dovere istituzionale, Adusbef che si costituirà parte civile al processo dopo essere stata ascoltata dal Pm Michele Ruggiero il 29 ottobre 2009, ha inviato ai sensi del codice del consumo una richiesta urgente all’Antitrust chiedendo di intervenire su altre società esercenti le carte di credito operanti in Italia che abbiano emesso carte revolving equivalenti per grave pericolo agli interessi economici dei consumatori.


In particolare, per le carte revolving è emerso, tra l'altro, che: nella documentazione contrattuale e nella pubblicità il TAEG è indicato pari al TAN, anziché essere calcolato su ipotesi più cautelative (utilizzo integrale dal primo giorno con rimborso in rate di importo pari al minimo contrattuale); l'estratto conto manca dell’indicazione della data valuta delle spese effettuate e del prospetto "scalare". Per le carte charge, non è indicato il limite di affidamento, variabile in funzione delle spese sostenute il contenuto informativo dell'estratto conto è carente (mancano i prelievi in contante tramite ATM). Per entrambe le carte, gli estratti conto non indicano i tassi di cambio, né eventuali commissioni per la conversione della valuta. In caso di revoca, non sono inoltrati gli estratti conto, non consentendo al cliente la conoscenza dell'evoluzione del debito”.


Per quanto esposto e per quant’altro codesta Autorità vorrà evidenziare, si chiede l’apertura di un’istruttoria volta alla comminazione delle sanzioni previste per le fattispecie di cui agli artt. 20 e seg. D.lgs. 206/2005 – Codice del Consumo, provvedendo in via cautelare con effetto immediato all’inibizione all’emissione di nuove carte di credito considerando che ASEL consente ancora tramite il proprio sito internet – https://home.americanexpress.com/home/it/home_p.shtml?page=PR la stipula di nuovi contratti come da visura compiuta in data odierna ed allegata.


Poiché infine la prassi commerciale afferente in particolare alle c.d. carte revolving è universale, i rilievi compiuti da Banca d’Italia nei confronti della AESEL si devono considerare estensibili anche agli altri erogatori dei medesimi strumenti di debito, si chiede che in via cautelare si proceda all’inibizione dell’emissione di nuove carte anche nei confronti degli altri istituti.


Carte revolving periziati a tassi usurari del 251%, non possono più circolare per il grave pericolo che rappresentano per i consumatori ed utenti,gia rapinati quotidianamente da bankster sempre impuniti che non hanno mai,finora,pagato il conto.

08/04/2010

Documento n.7834


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