Abbiamo visto in tante occasioni che e' necessario aprire la partita iva per lavorare.
Sembra assurdo che nessuno spieghi queste cose a scuola, ma e' l'abc dell'imprenditore.
Per aprire una attività, di recente, si propongo soluzioni semplici, 24 ore tutto, tanti annunci utili sui giornali, ma poi...
Se si cerca sui siti delle Camere di Commercio, gli adempimenti restano quelli di sempre:
- agenzia delle entrate (per l'attribuzione della partita iva)
- camera di commercio (per registrare l'azienda)
La partita iva va richiesta entro 30 giorni dall'inizio dell'attività (che non coincide con il primo pagamento, ma dal momento in cui ci si organizza per lavorare in modo stabile).
TUTTAVIA tra le varie riforme c'e' quella che consente di aprire la partita iva in Camera di Commercio.
COSA SI FA IN CAMERA DI COMMERCIO
Si iscrive l'azienda al registro delle imprese e al Repertorio Economico Amministrativo (REA) (e la p.iva se ancora non si ha).
Consiglio di andare di persona, in modo da potersi far assistere agli sportelli per gli errori piu' comuni.
Il problema e' identificare la propria attività, con i codici di settore, gli stessi che poi determinano gli studi di settore al momento di pagare le tasse.
Si possono indicare piu' attività, ma meglio non esagerare inutilmente.
La classificazione di tali attività viene chiamata Classificazione ATECO, che linkiamo in fondo a questo post.
Al link indicato c'e' anche un ottimo motore di ricerca, per chi ha le idee chiare. Altrimenti i pdf aiutano a capire come e' costruito questo copioso elenco delle attivita' umane.
Oggi cercando con la parola WEB si trovano piu' voci. Ai miei tempi non esistevano nemmeno.
Il motore di ricerca permette anche di capire quando chiedere l'attribuzione di un codice piuttosto che un altro. Numerosissime informazioni che solo 10 anni fa erano impensabili, se non andando allo sportello nuova impresa dove aiutavano nei limiti delle loro banche dati. Sportello da non dimenticare.
COSTI
L'iscrizione comporta il pagamento di una tassa annuale, piu' bassa per le ditte individuali, piu' altra per le società di capitali. E' bene segnarsi la scadenza e ricordarsi annualmente di pagarla, anche se il vostro commercialista dovrebbe potervi aiutare.
COMUNE
Nel caso di vendite a distanza di BENI MATERIALI e' necessario chiedere l'autorizzazione comunale ex Bassanini.
Nel caso di realizzazione di siti (beni immateriali) invece prevale l'attivita', si parla quindi di servizi, non di vendita.
COS'ALTRO SERVE
Una volta che si inizia a lavorare, il cliente chiedera' qualcosa.
E a quel punto bisogna fare un contratto semplice, e chiaro, ma soprattutto sapere che cosa si vende e quali rischi si corrono.
Come anticipato in una chat ieri stiamo lavorando a realizzare delle guide ma soprattutto aprire uno sportello per rispondere alle domande piu' comuni su come fare un contratto, realizzando bozze su misura.
In poche parole, contattateci, e ai nostri clienti offriamo screencast con tutto quello che serve sapere per fare siti senza correre inutili rischi.
A tutti, buon lavoro
dott. Spataro
- Codice Civile (art. 2188 e segg.)
- Art. 8 Legge 580/1993
- D.P.R. 581/1995