Siccome non sono un penalista, vado sul sito giurcost.org e cerco alcune sentenze che parlano di istigazione a delinquere.
E trovo questa, la sentenza n. 1 della Corte Costituzionale del 1957:
"Come risulta dal contesto stesso della legge 1952 (le cui norme, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 10, cesseranno di avere vigore appena saranno state rivedute le disposizioni relative alla stessa materia del Codice penale), l'apologia del fascismo, per assumere carattere di reato, deve consistere non in una difesa elogiativa, ma in una esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista. Ciò significa che deve essere considerata non già in sé e per sé, ma in rapporto a quella riorganizzazione, che è vietata dalla XII disposizione.
"Trattasi non di una istigazione diretta, perché questa è configurata nell'art. 2 della legge 1952, bensì di una istigazione indiretta a commettere un fatto rivolto alla detta riorganizzazione e a tal fine idoneo ed efficiente.
"La riprova che l'apologia, in realtà, consista in una istigazione indiretta si desume dall'art. 414 del Codice penale (che non trovasi modificato nel progetto preliminare per la riforma del detto codice, redatto dall'ultima Commissione ministeriale), articolo il quale - sotto l'intestazione "Istigazione a delinquere" - nell'ultimo comma prevede precisamente l'apologia di uno o più delitti. Appunto per ciò la dottrina ha ritenuto che il reato di apologia costituisca una forma di istigazione indiretta."
L'ultima che trovo e' del 2006, dove un deputato denuncia un magistrato per una affermazione, pur sapendo che non era colpevole di nulla.
La sentenza spiega cosa e' reato.
Potremmo entrare in altri dettagli, ma non ha senso.
Per vietare dei comportamenti basta applicare le leggi esistenti. Chi gestisce siti collabora sempre, tanto e' vero che Facebook ha gia' rimosso piu' di un gruppo su richiesta.
La domanda e': vogliamo rispettare le persone oneste e far funzionare la giustizia o ricadere nel baratro delle Grida Manzoniane ?