Un avvocato ribelle al sistema delle tariffe: ne parlano i giornali

"Jay Shepherd is truly a rebel among lawyers."

Ha analizzato le parcelle degli ultimi 8 anni, tariffate su base oraria, e si e' chiesto se i clienti fossero contenti.

In fondo, visto che l'avvocato all'80% fa cause, non puo' prevedere in anticipo la propria tariffa che deve essere variabile.

Gli avvocati lavorano, ma odiano contabilizzare il lavoro, tenerne traccia, sentirsi una attività commerciale. Ma lavorano come le imprese.

Oggi Shepherd usa solo tariffe fisse, da tre anni a questa parte.

Il problema e' che le persone vogliono essere aiutate dall'avvocato, il business model non e' il metodo di fatturazione.

E allora ha studiato il sistema della tariffazione oraria, e scopre che si e' imposto nel 1950. Ma prima come facevano gli avvocati ?

E da bravo archeologo della conoscenza si e' documentato.

Il problema e' se un sistema diverso garantisce livelli inferiori al servizio.

In realtà quello che i clienti non vogliono sentirsi dire e' che questa cosa costerà di piu': 

E' un modello che funziona bene per le consulenze, a mio parere. L'avvocato Shepherd per ogni caso rilascia un preventivo fisso che include ogni consulenza.

Non si dice molto dei costi dei Tribunali, ma credo che esponga dei costi ad udienza, non potrebbe diversamente a mio parere (ma potrei sbagliarmi).

La frase conclusiva, molto affascinante, e':

Il sito si chiama: the client revolution. Mica poco. http://www.clientrevolution.com/

Sicuramente le aziende gli verranno chiesti nuovi preventivi da confrontare.

Si chiama concorrenza, e sicuramente applicazione di molti principi di marketing al lavoro degli studi.

Perche' il modo di farsi pagare e la quantificazione del lavoro sono aspetti molto cari agli uomini delle imprese, ma antipatici a chi per anni ha studiato solo principi di diritto.