"Italiani troppo perfettini. Così preoccupati di fare brutta figura da preferire il silenzio." - John Peter Sloan
Banche
Le banche italiane piu' care e meno trasparenti di quelle europee
E gli italiani non cambiano conto perche' temono altri rischi. Situazione insostenibile. E la commissione ha dovuto chiamare le banche per capire le condizioni contrattuali, perche' incomprensibili. Il comunicato stampa della Commissione Europea.
Indice generato dai software di IusOnDemand Vi sono molti problemi legati al modo in cui le banche informano e consigliano i loro clienti: questo emerge da una relazione della Commissione europea sui servizi finanziari al dettaglio pubblicata in data odierna. Tra i problemi specifici vi sono le informazioni che in molti casi sono di difficile comprensione, costi bancari opachi, problemi con la consulenza e un livello piuttosto basso di cambio di banche. La relazione descrive le strutture dei prezzi dei conti correnti quali estremamente opache tali da rendere quasi impossibile per i consumatori sapere quanto pagano e confrontare offerte diverse. Per il 66% delle banche esaminate i costi bancari erano talmente poco chiari che gli esperti che hanno redatto la relazione hanno dovuto consultare ulteriormente le banche per ottenere le spiegazioni necessarie a determinare i costi reali di un conto . L'Austria, la Francia, l'Italia e la Spagna presentano risultati insoddisfacenti in materia di trasparenza e sono tra i paesi più costosi per quanto concerne i conti bancari. Il mercato UE è frammentato e ciò toglie ai consumatori i vantaggi di un vero e proprio mercato interno UE. Soltanto il 9% dei consumatori UE ha cambiato banca nel biennio 2007-2008. Meglena Kuneva, commissario UE responsabile per i consumatori, ha affermato: "Le banche commerciali deludono le aspettative dei loro clienti. Vi sono ampie prove di violazioni dei principi fondamentali in materia consumeristica, violazioni che vanno da una struttura complessa dei prezzi a oneri nascosti e a informazioni poche chiare e incomplete. Le banche devono mettere in ordine i loro affari e cambiare la loro cultura dei rapporti con i clienti. E le autorità degli Stati membri devono sovvenire ai loro obblighi facendo rispettare il diritto consumeristico UE." Charlie McCreevy , commissario responsabile per il mercato interno, ha affermato: "Questo esercizio di monitoraggio del mercato al consumo mette in evidenza le difficoltà che i consumatori si trovano ad affrontare in relazione ai prodotti e ai servizi finanziari al dettaglio. La Commissione è determinata a risolvere questi problemi. Ciò significa imporre la trasparenza e la fornitura di informazioni comprensibili e comparabili oltre alla definizione di regole di fondo per la condotta degli affari. In un momento in cui i cittadini europei continuano a risentire degli effetti della crisi economica questo è diventato ancora più importante." Le relazioni Dando seguito al quadro di valutazione del mercato dei consumi 2008 (Consumer Market Scoreboard 2008) la Commissione ha pubblicato in data odierna un documento di lavoro intitolato "Follow up in Retail Financial Services to the Consumer Market Scoreboard" (Follow up del quadro di valutazione del mercato dei consumi in relazione ai servizi finanziari al dettaglio) nell'ambito della quale uno studio indipendente sui costi bancari ha analizzato i prezzi dei conti correnti in relazione a 224 banche il cui peso corrisponde in media all'81% del mercato UE. I risultati 1. Costi bancari opachi
2. Informazioni e consulenze
3. Cambi di banca Per quanto concerne gli attuali conti correnti bancari i tassi di passaggio dei clienti da una banca all'altra rimangono bassi situandosi al 9% per il biennio 2007-2008 , rispetto ad esempio al 25% di cambio di assicuratore che si registra per le assicurazioni automobilistiche. Quali sono i prossimi passi ? I dati raccolti serviranno ad alimentare i lavori in corso relativi al settore dei servizi finanziari al dettaglio che la Commissione ha annunciato nella comunicazione "Guidare la ripresa in Europa" del marzo 2009. La direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali già vieta le pratiche che fuorviano i consumatori e ne distorcono le scelte, ad esempio l'omissione di informazioni legate ai conti bancari o la messa a disposizione di informazioni talmente inintelligibili che il consumatore medio non è in grado di estrapolare il prezzo. Gli Stati membri hanno l'obbligo di far rispettare questa normativa nell'ambito dei servizi finanziari. Un codice (volontario) settoriale volto ad agevolare il trasferimento di un conto da una banca a un'altra entrerà in vigore il 1° novembre 2009. La Commissione ne seguirà con attenzione l'attuazione. La relazione : http://ec.europa.eu/consumers/rights/fin_serv_en.htm
In Italia: ITALY The price of a current account, for an average usage profile which reflects domestic preferences, is about €253 on average. Based on all the eight consumer usage profiles, Italy has the highest current account prices in the EU on average. This is due to all key charges being very high. The tariffs of current bank accounts are below average in terms of transparency and they have the lowest scores in terms of simplicity. More than 90% of the banks included in the study had to be contacted to provide further details or to clarify the information provided on their websites. As regards the use of payments tools, Italy is part of the group of countries where consumers have a preference for manual transactions which reach 64% of the total. The number of transactions per banked adult is below the EU average. A 2008 Eurobarometer survey has revealed that, in Italy, 42% of consumers had difficulties comparing current account offers, the second highest percentage in the EU. Only 10% of consumers have switched their current account in the previous two years despite the fact that 67% of those who did reported finding a cheaper provider.
23.09.2009 Spataro Commissione - Rapid Link: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?refe
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