Civile.it
/internet
Osservatorio sul diritto e telecomunicazioni informatiche, a cura del dott. V. Spataro dal 1999, 9347 documenti.

Il dizionario e' stato letto volte.



Segui via: Email - Telegram
  Dal 1999   spieghiamo il diritto di internet  Store  Podcast  Dizionario News alert    
             

  


WPkit.it: privacy, formulari, check up per WordPress

Temi attuali:
Algoritmi ChatGPT Intelligenza artificiale Privacy WordPress



Economia 04.08.2009    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

L'Europa crede nel digitale per uscire dalla crisi

Anche l'Italia, per questo lo ostacola per proteggere i monopoli
Spataro

 

S

Secondo una relazione della Commissione l 'economia digitale può far uscire l'Europa dalla crisi

La relazione della Commissione europea sulla competitività digitale pubblicata oggi dimostra come il settore digitale in Europa abbia compiuto progressi notevoli dal 2005: oggi il 56% degli europei usa regolarmente Internet, di cui l'80% mediante un collegamento ad alta velocità (rispetto a solamente un terzo nel 2004), facendo così dell'Europa il numero uno mondiale di Internet a banda larga. L'Europa è il primo continente al mondo realmente mobile, dal momento che conta più abbonati a servizi mobili che cittadini (il tasso di utilizzo è del 119%). L'Europa può spingersi anche oltre, visto che una generazione di giovani europei esperti di tecnologie digitali sta svolgendo un ruolo di primo piano per favorire la crescita e l'innovazione. Se l'Europa vuole riprendersi in modo sostenibile dalla crisi economica, è essenziale sviluppare il potenziale offerto dall'economia digitale. Oggi la Commissione desidera chiedere ai cittadini quale strategia l'UE dovrebbe adottare in futuro per garantire all'economia digitale le migliori possibilità di sviluppo.

" L'economia digitale dell'UE offre un ampio potenziale per generare forti entrate in tutti i settori, ma per trasformare questa situazione favorevole in crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro i governi devono prendere l'iniziativa e adottare politiche coordinate per eliminare le barriere che ostacolano i nuovi servizi", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria dell'UE responsabile della società dell'informazione e dei media. "Dovremmo cogliere l'opportunità di una nuova generazione di europei che ben presto deciderà le sorti del mercato europeo. Questi giovani usano molto Internet e sono inoltre utenti molto esigenti. Per sfruttare il potenziale economico di questi "figli dell'era digitale" dobbiamo garantire che l'accesso ai contenuti digitali sia semplice ed equo".

La relazione pubblicata oggi delinea i risultati di cinque anni di politica U E svolta dalla Commissione di Barroso per promuovere le tecnologie più moderne nel settore delle telecomunicazioni, nuove reti e servizi e contenuti innovativi per i media. Nel 2008 il 56% degli europei è divenuto un utilizzatore regolare di Internet, facendo così registrare un balzo in avanti di un terzo in più rispetto al 2004. Oggi più della metà delle famiglie e oltre l'80% delle aziende hanno una connessione a banda larga. Si sta affacciando una nuova generazione di europei che padroneggiano il web e sono pronti ad applicarne le innovazioni. Questi "figli dell'era digitale" rappresentano un forte potenziale di crescita per l'Europa.

I giovani di età compresa fra 16 e 24 anni sono gli utenti di Internet più assidui: il 73% usa regolarmente servizi avanzati per creare e condividere contenuti on line, il doppio della media della popolazione dell'UE (35%) (cfr. l'allegato). Il 66% degli europei di meno di 24 anni usa Internet ogni giorno, rispetto alla media dell'UE del 43%. Inoltre, secondo uno studio della Commissione sulle competenze digitali pubblicato oggi, questo gruppo di persone ha conoscenze di Internet più avanzate rispetto al resto della popolazione.

A nche se la "generazione digitale" sembra restia a pagare per scaricare da Internet o guardare on line contenuti quali video o musica (il 33% afferma di non essere assolutamente disposto a pagare, pari al doppio della media UE), in realtà nella loro fascia di età quanti hanno pagato per ottenere questi servizi sono il doppio rispetto al resto della popolazione (10% degli utenti giovani, rispetto alla media UE del 5%). Inoltre sono più disposti a pagare per ottenere un servizio migliore e qualità superiore.

L 'uso di Internet esploderà con l'ingresso nella vita professionale dei "figli dell'era digitale" in Europa, che influenzeranno e domineranno sempre più le tendenze del mercato. Mentre i modelli commerciali tradizionali sono in stallo, le aziende dovranno offrire servizi capaci di attirare la prossima generazione di utenti, mentre il legislatore deve creare le giuste condizioni per agevolare l'accesso ai nuovi contenuti on line, garantendo al tempo stesso la remunerazione dei creatori.

L 'Europa deve inoltre fare di più per poter competere a livello globale. Nonostante i progressi registrati , un terzo dei cittadini dell'UE non ha mai utilizzato Internet. Solo il 7% dei consumatori ha effettuato acquisti on line in un altro Stato membro. L'Europa è ancora in ritardo rispetto agli USA e al Giappone per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca e sviluppo per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), le comunicazioni a banda larga ad alta velocità e lo sviluppo di mercati innovativi come la pubblicità on line.

Una politica proattiva in tutta l 'UE deve garantire che tutti dispongano di una connessione a Internet ad alta velocità e che esista un mercato unico on line in cui i cittadini possano usare i servizi on linetransfrontalieri.

Le sfide che l 'Europa digitale dovrà affrontare in futuro sono discusse in una consultazione pubblica avviata oggi dalla Commissione e aperta fino al 9 ottobre 2009 . Si tratta del primo passo verso una nuova strategia europea per le TIC che la Commissione intende presentare nel 2010 nel contesto della fase successiva dell'agenda di Lisbona .

Contesto

La strategia dell 'UE "i2010" per rilanciare il ruolo di guida dell'Europa nel settore delle TIC e sfruttare i vantaggi della società dell'informazione per la crescita e l'occupazione in Europa, adottata dalla Commissione nel luglio 2005 ( IP/05/643 ), si conclude quest'anno. Questa strategia, approvata da tutti gli Stati membri dell'UE e dal Parlamento europeo, intendeva rafforzare il mercato unico per le aziende e gli utenti e incentivare la ricerca e l'innovazione nel settore delle TIC. Questa politica, che si propone di favorire la concorrenza e conferire maggiori poteri ai consumatori, ha fornito risultati su questioni concrete dando anche origine a numerose politiche innovative in tutta l'UE.

Il 9 luglio la commissaria Reding ( SPEECH/09/336) ha auspicato una nuova strategia per l'Europa digitale basata su un approccio verso un mercato unico dei contenuti on line di facile uso per i consumatori in cui le TIC favoriranno l'innovazione, la piena connettività e un'economia più rispettosa dell'ambiente.

La relazione sulla competitività digitale , le schede con informazioni sui risultati per ogni Stato membro e la consultazione pubblica possono essere consultate all'indirizzo seguente:

http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/itemlongdetail.cfm?item_id=5146

Stud io "Public policies and stakeholders initiatives in support of Digital Literacy":

http://ec.europa.eu/information_society/eeurope/i2010/benchmarking/index_en.htm

R isultati di cinque anni di politica UE in materia di TIC durante la Commissione Barroso :

http://ec.europa.eu/i2010

Nine questions on the future of the Information Society identified for the public consultation:

  • How can ICTs be unleashed to drive economic recovery and contribute to the Lisbon growth and jobs agenda?

  • How can ICTs assist the transition to a more sustainable low carbon economy?

  • How best to create a 100% connected economy that offers open and high speed internet for all?

  • How can Europe raise its performance in crucial ICT research and innovation?

  • How to reinforce the digital single market in order to bring growth, innovation and new services?

  • How can online services and tools, such as web 2.0, better promote user creativity, content production and services provision?

  • How can the web aid modernisation of public services so that they are easily accessible to all EU citizens?

  • How can ICTs improve the quality of life of EU citizens by unlocking the storehouses of cultural heritage by bringing them on-line and by putting ICT at the centre of citizens' life?

  • How can the EU increase its weight in the international arena of the worldwide web and the global information society?

The public consultation is open until 09 October 2009.

More information:

http://ec.europa.eu/information_society/eeurope/i2010/index_en.htm

04.08.2009 Spataro
Rapid


I limiti del diritto e il pane rubato
A chi dare il proprio pc e il telefono in caso di emergenza ?
Economia circolare
GIG economy
Disruptive economy
Confindustria sull'economia digitale
Stagflazione e internet: l'economia ha nuove frontiere di studio
Internet stock
Mobile content ed economia sostenibile



Segui le novità in materia di Economia su Civile.it via Telegram
oppure via email: (gratis Info privacy)





dallo store:
visita lo store








Dal 1999 il diritto di internet. I testi sono degli autori e di IusOnDemand srl p.iva 04446030969 - diritti riservati - Privacy - Cookie - Condizioni d'uso - in 0.35