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Catastrofi naturali 2009-07-07 - Pdf - Stampa

Catastrofi naturali: Brunetta spiega i criteri per una corretta politica assicurativa

Si delineano i primi criteri su cui costruire il prodotto - Photo credits to seismic.ca.gov Fonte: mininnovazione.it

 

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 Brunetta: "Necessaria una nuova politica di assicurazione dei rischi di catastrofi naturali"

Intervenendo questa mattina all'Assemblea annuale di ANIA, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha tra l'altro dichiarato:

" Concordo sulla necessità di accrescere il ruolo delle assicurazioni nell'area del welfare (pensioni e sanità) e sulle considerazioni della Relazione del presidente Fabio Cerchiai. In questa sede intendo approfondire il tema dell'assicurazione contro i danni delle catastrofi. E lo faccio partendo da una premessa importante: il federalismo funziona solo se i cittadini sono responsabili e se le amministrazioni locali sono efficienti. La riforma della pubblica amministrazione punta a questi risultati facendo leva sulla trasparenza e sul merito. Se ben disegnata un'assicurazione per il rischio da catastrofi non è una tassa ma un incentivo ai comportamenti virtuosi dei cittadini e delle amministrazioni.

La relazione del presidente Cerchiai conferma che in Italia l'assicurazione contro i danni è poco sviluppata e molto tassata. Lo Stato, per contro, deve far fronte ai danni, resi più elevati dal lassismo delle amministrazioni locali (abusivismo, scarsa qualità dell'edilizia, mancanza di infrastrutture e di tutele del territorio) e dalla ottusa politica dei condoni. L'Italia è caratterizzata dal basso livello dei premi per copertura danni in particolare nel settore degli immobili. Eppure, secondo i dati del Ministero dell'Ambiente, oltre la metà dei Comuni italiani è a rischio di frane o alluvioni, con un minimo del 9% in Sardegna e una punta del 90% in Umbria.

Le calamità naturali rappresentano così un danno rilevante per la comunità, mediamente 5 miliardi all'anno (con forte variabilità), solo in parte compensato dai fondi pubblici. L'impatto delle calamità naturali sulle abitazioni civili è differente a seconda del tipo di evento e del luogo in cui questo accade. I danni ad abitazioni sono circa il 30% dei danni complessivi (in media 1,4 miliardi di euro all'anno). La percentuale sale però al 56% in caso di eventi sismici ed è limitata al 6,5% per alluvioni e frane.

Guardiamo ad esempio quanto avviene negli Stati Uniti: lo Stato federale contratta con le compagnie private polizze agevolate per le comunità per coprire i rischi di catastrofe, con sconti fino al 50% del premio. Ma l'accesso alle polizze scontate è possibile solo se l'ente locale si comporta in modo virtuoso (evita abusivismo, non consente costruzioni di cattiva qualità o in zone a rischio, ecc.). Se gli Enti locali non fanno rispettare le regole, i cittadini residenti non hanno accesso alle tariffe agevolate, ma sono tenuti comunque a rispettare l'obbligo di assicurazione, pagando un costo addizionale a causa della cattiva amministrazione che li governa a livello locale.

Questo metodo produce tre effetti positivi: riduce l'irresponsabilità dei cittadini, aumenta la qualità dell'amministrazione locale e la sua accountability, riduce la spesa dello Stato a "pié di lista".

Gli obblighi assicurativi devono essere riferiti alle mappe di rischio e alle tipologie dei rischi. I premi devono avere il meccanismo del bonus malus, che nel caso dei rischi da catastrofi va riferito ai comportamenti delle amministrazioni locali, con un meccanismo che abbiamo esemplificato per gli Stati Uniti. Nel caso delle catastrofi occorre tener conto del rischio specifico (mappa dei rischi), del ruolo dell'amministrazione locale nel contenere il rischio (regolamentazione edilizia, pianificazione urbanistica, tutela dell'ambiente) e infine dell'incentivo privato a coprirsi dal rischio (evitando il "paga Pantalone").

Per tutti questi motivi ritengo che in Italia occorra una nuova politica di assicurazione dei rischi da catastrofi naturali, improntata al federalismo (partecipazione attiva degli enti locali), alla responsabilità individuale (responsabilità civile) e alla tutela del territorio efficace e non ideologica".


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2009-07-07 Chi: Spataro Fonte: mininnovazione.it Link: http://www.mininnovazione.it/ministro/salastampa/n








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