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Banche    

Obbligazioni islandesi: un'altra Argentina.

Le obbligazioni islandesi promettevano tassi altissimi. Alcuni parlavano di rischio valuta (le oscillazioni della moneta locale) e rischio paese (l'affidabilita), considerando che si fonda solo sulla pesca, ma non tutti rispondevano allo stesso modo. Ci si chiede come il non mantenere la promessa di rimborso, da parte di uno Stato, sia un problema di affidabilità e non di inadempimento contrattuale. Patti chiari poi induceva a pensare altro.

Civile.it sostiene i comitati spontanei.

03.12.2008 - pag. 67014 print in pdf print on web

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su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

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Siamo un gruppo di obbligazionisti e possessori di Polize index, che sono stati penalizzati fortemente dalla forte crisi delle Banche Islandesi, noi purtroppo non abbiamo nessun potere per far valere i nostri sacrosanti diritti, siamo semplici cittadini Italiani che abbiamo cercato di investire i nostri risparmi, ottenuti dopo duro lavoro, sacrifici e rinunce.
 
Questi risparmi dovevano servire a darci una sicurezza per eventuali imprevisti salute, casa, lavoro, ecc., purtroppo adesso vediamo il nostro futuro incerto sentendoci molto più deboli.
 
Le obbligazioni, al momento dell’acquisto erano rating A inserite nella lista PattiChiari formulata dalle banche,quindi proposti come investimenti sicuri a basso rischio,e le polize avevano il sottostante occulto, quasi sempre non dichiarato all’investitore.
 
Noi tutti abbiamo deciso di portare all'attenzione questo drammatico problema, inviando quante più e-mail possibile a Media, Politici, Ministeri,ecc., ma, la nostra forza è sicuramente limitata.
 
Abbiamo motivo di credere che, la vicenda Islandesi sia caduta in secondo piano
,per il grosso default della banca Americana Lehman Brothers , anche questo evento ha coinvolto moltissimi cittadini Italiani, quindi è importante dare risalto anche a questa drammatica vicenda.

Purtroppo solo la politica ha il potere, ed è in grado di rappresentare e portare in fase di risoluzione questo problema, con i suoi parlamentari nelle dovute sedi, nazionali e internazionali, e siamo anche consapevoli della sua complessità, ma questa tragedia coinvolge moltissimi Italiani, quindi è un problema Nazionale.

Lo Stato Islandese, deve dimostrare responsabilità politica verso gli stati dell’unione europea,
mettendosi ad un tavolo e trattare la restituzione del debito,quindi la pressione da parte dei nostri Politici Italiani, è di primaria importanza per noi piccoli risparmiatori.

Molta pressione, deve essere diretta anche al sistema bancario Italiano, il quale, si deve assumere le proprie responsabilità, dove non abbiano rispettato le regole, di tutela e sicurezza del risparmiatore Italiano.

Crediamo che, dar voce a questa causa inserendo nei Giornali, o siti, notizie riguardanti questo sfortunato evento, possa essere molto utile,  per noi, e per tutti i Cittadini Italiani coinvolti e non coinvolti.

Facciamo un sentito appello a chi ci legge, invitandolo a diffondere questo grido di giustizia, mandando quante più e-mail possibile, a potenti e meno potenti, per far si che, si possa moltiplicare e raggiunga la sensibilità chi può aiutarci.

Un sincero ringraziamento a chi ha avuto la cortesia di leggere questa leggera.

Cordiali saluti

Rosario Venticinque

Progetto e-mail Crisi Islandese

Per Contatti: islandainfumo.blogspot.com/


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03.12.2008 Rosario Venticinque

Rosario Venticinque Link: http://islandainfumo.blogspot.com/

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