Abbiamo appena finito di parlare, o meglio commentare, con l'on. Cassinelli la sua nuova proposta di legge salva blog.
PRIMO: NATURA DI INTERNET
L'idea e' quella di salvare i blog da decisioni quali quella del giudice di Modica.
Non condivido pero' la cura.
Il giudice di Modica ha condannato per stampa clandestina, banalizzo per i non giuristi, un blogger.
La situazione reale e' stata stigmatizzata dai piu', non entreremo nel merito, certo nessuno ha pensato che si tratti di una affermazione valida ovunque. Minotti parlerebbe anche del Tribunale di Aosta, in materia.
Secondo me la Cassazione Sentenza 1 - 25 luglio 2008, n. 31392, in materia di diffamazione, esprime un principio opposto.
Secondo l'on. Cassinelli la sentenza della Cassazione limita la portata alla diffamazione.
Non condivido la lettura. La lettura del testo mi porta alle conclusioni opposte:
"La diffamazione tramite internet costituisce certamente un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi del comma III dell'art. 595 cp, in quanto commessa con altro (rispetto alla stampa) mezzo di pubblicità. In realtà peraltro, poiché è certamente possibile, attraverso i normali strumenti di dotazione di un qualsiasi personal computer, procedere alla stampa della "pagina web", il giornale telematico sembrerebbe quasi costituire un tertium genus tra la stampa e, appunto, gli altri mezzi di pubblicità."
Certo, parliamo di diffamazione, ma e' in questo contesto che si affronta la natura di internet che resta uguale anche negli altri ambiti. Non mi sembra giustificato distinguere qui una ipotesi diversa.
Infatti comunque e' anche questo il problema: le conseguenze penali della qualificazione giuridica di internet.
SECONDO: REGIME AUTORIZZATORIO
Alla mia critica fondata sulla legge delega 39 del 2002, art. 31, che interpreta "ufficialmente" (in linguaggio non giuridico) la l. 62 del 2001, l'on Cassinelli replica che il d.lgs 70 del 2003 (legge delegata dalla 39 del 2002) e' ambigua.
Non sono d'accordo. Sia la delega che la delegata sono state lette da tutti come norme di facile applicazione e chiare. Ma sono opinioni e tutti possono leggersi gli articoli di legge interessati, dove si parla di responsabilità del blogger.
"Qui si tratta di obblighi di registrazione presso la cancelleria del Tribunale " non di Roc.
Ma a questo punto, non sono uguali le condizioni (direttore responsabile giornalista professionista, testate, editore) ?
E in che rapporto andrebbero Tribunale e Roc: insieme ? Alcuni Tribunali non accettano piu' iscrizione poiche' c'e' il Roc, ne e' al corrente ?
CONCLUSIONI
Non c'e' certo da aspettarsi che io o l'on. Cassinelli si cambi parere, ma voi lettori potrete farvi una idea dei ragionamenti che abbiamo fatto, e di quelli che possano essere validi.
Mi interessano i risvolti, che ancora non ho approfondito, della non obbligatoria iscrizione al roc. Se leggiamo la proposta oggi si parla di prodotto editoriale.
Ma introdurre la nozione di prodotto editoriale al web senza registrazione al roc, cos'altro comporta ? Che vantaggi comporta ? Se parlo di prodotto editoriale sopravvive comunque la l. 39 del 2002, con la quale pero' si deve iniziare a trovare un modo per convivere.
Quindi torniamo alla base: perche' una proposta di legge ? Per risolvere un problema: la decisione del giudice di Modica, secondo Cassinelli.
Secondo me invece la Cassazione penale ha chiarito che internet non e' stampa come non e' solo parola, e in piu' la legge delega e delegata ut supra indicano che l'Europa vieta ogni regime autorizzatorio.
Che di regime di autorizzazione si tratti vi e' conferma nelle sanzioni previste: (art. 3 della proposta, "omessa registrazione").
Quindi a mio parere non vi sono gli estremi per sostenere il progetto, sia perche' la Cassazione si e' gia' pronunciata favorevolmente, sia perche' il legislatore comunitario ha gia' detto chiaramente, e francamente questo non e' discutibile, che non vi devono essere autorizzazioni (in senso ampio, basta leggere il sito Europeo in materia).
Ringrazio l'on. Cassinelli per la grande disponibilità e notevole attenzione dimostrata, che dovrebbe far pensare tutti coloro che credono che gli onorevoli sono in un gabbia di cristallo, ma purtroppo non condivido alcuna necessità di registrare i blog commerciali in Italia quando nel mondo non ce n'e' bisogno.