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"Sono 23 anni che non riesco piu' a piangere" -Rita Borsellino



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Crisi finanziaria: iniziano i provvedimenti normativi a tutela dei correntisti

Crisi mondiale, indefinibile nei contorni e nella prospettiva. -Nel video Fabio Volo intervista Luigi Zingales
08.10.2008 - pag. 64979 print in pdf print on web

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Cosa potrebbe succedere se tutti gli avvocati rispondessero ai clienti: "non so, faccia lei, ma non perda la calma ?"

E' quello che sta succedendo nel mondo della Finanza dove, eufemisticamente, si puo' dire che si sono fatti e venduti tanti pacchi Parmalat e Bond Argentina tra di loro, al punto da non sapere piu' quanto hanno e quanto devono ad altri.

Abbiamo taciuto a lungo sul tema, non ci sembra giusto parlare di materia estranea al diritto.

Ma ormai c'e' da dire che il diritto e' stato talmente dimenticato, da diventare un inutile peso.

Che dire della possibilità di vendere e rivendere la stessa cosa, facendola a pezzi, ma incassando continuamente altri soldi sulle stesse insicure basi ?

Per casi piu' "piccoli", Enron, Parmalat, si e' preso come punto di riferimento il comandante della nave.

In questo caso non si vuole dare la colpa a chi ha causato il danno, e fermare a quel livello il danno imputandolo ai responsabili.

Non lo dico io, ma un piccolo italiano, Luigi Zingales, tra i primi 100 economisti piu' influenti nel mondo, che pero' viene ascoltato con interesse al Congresso Americano, ed esce dall'audizione candidamente osservando che i politici si preoccupano solo di dare la colpa all'altro schieramento, invece di capire cause e trovare soluzioni.

Secondo "il piccolo italiano" e' facile lasciare i guadagni ai privati e socializzare le perdite, convertendole in tasse o altre restrizioni.


Inascoltati economisti indipendenti
Ahime' le voci di tanti economisti capaci restano inascoltate in mezzo a tante ipocrisie. Inizia finalmente unastagione di leggi ad hoc, tampone. Nessuno sa se serviranno, ma non si puo' fare a meno di provarci, dicono tutti.

Sta di fatto che il pagamento dei 100.000 euro in caso di insolvenza della banca, pur indispensabile, diventa ridicolo se leggiamo tutte le condizioni collegate alla data del pagamento. Fondo al momento privato, che si pensa diventi pubblico e garantito dalla Stato nel Consiglio dei Ministri di questa sera.

Prima che se ne parli il Governo si appresta a cambiare le regole, e prevedere una piu' forte garanzia e, speriamo, piu' reale, perche' senza banche non si puo' lavorare ne' vivere.

Mi piace pensare che il consiglio migliore sia quello sentito su Euronews: non ritirate tutti i soldi in banca, ma distribuiteli su piu' banche.

E scegliere un'altra banca sarebbe facile se ci fosse un minimo di trasparenza.

Al link indicato il documento (ancora in bozza) del Consiglio Europeo sulle diverse forme di tutela del risparmio nei vari paesi (francese)

Ripeto: come vi sentireste se un avvocato vi dicesse: "non so, faccia lei, ma non perda la calma ?".


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