"Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci" - Rita Atria
Eutanasia
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Accanimento terapeutico o eutanasia ? Vassalli e il Ministero. Diritto e non principi umanitari
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: 150%; margin-right:15;align: justify'> UFFICIO STAMPA “Sul caso Englaro, Giuliano Vassalli, presidente emerito della Corte Costituzionale e tre volte ministro della Giustizia, ha rilasciato a Il Foglio un’intervista molto critica nei confronti sia della sentenza della Corte di Cassazione del 2007, sia del provvedimento esecutivo con cui la Corte d’Appello civile di Milano, mercoledì scorso, ha autorizzato la sospensione della nutrizione e dell’idratazione a Eluana. È significativo che un giurista come Vassalli non trovi in entrambi i provvedimenti una “base giuridica rispetto al diritto vigente”. L’autorevole parere di Vassalli, che non entra nel merito delle questioni etiche ma di quelle giuridiche, rafforza tutti i dubbi sul caso Englaro e sottolinea l’assurdità di rendere immediatamente esecutivo un provvedimento così controverso e dibattuto dal punto di vista normativo”. Dall'intervista rilasciata su il foglio che linkiamo con piacere: "Decisioni simili a quelle riguardanti il caso Englaro le si può forse trarre da principi umanitari e ideali, ma certo non in base al diritto vigente. Sento parlare di continuo del fatto che sarà risolutivo il testamento biologico. Ma di per sé il testamento biologico non risolve proprio niente " E ancora la nota del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica, diretto dal prof. Adriano Pessina: I giudici della Corte d'appello civile di Milano hanno autorizzato il padre di Eluana Englaro, in qualità di tutore, ad ottenere l’interruzione del trattamento di idratazione ed alimentazione che da sedici anni permette ad Eluana di continuare a vivere. Si deve constatare la gravità di una simile decisione che di fatto scardina il principio della non disponibilità della vita umana e del dovere, proprio di ogni società civile, di non legittimare forme di abbandono terapeutico ed assistenziale nei confronti dei propri cittadini che non sono in grado di provvedere a loro stessi.
16.07.2008 Spataro Ministero del Lavoro Link: http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_comunicati
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