Il blog come strumento per ricostruire relazioni sociali, elaborare la propria storia e tornare con la società.
Un'esperienza di un italiano nomade, non si usa piu' dire barbone, senza tetto, termini veramente riduttivi.
Ma perche' scrivere ? Per conoscere persone.
Leggevo Calmisari che si lamenta dell'insipienza di alcuni uffici marketing che alla proposta di uno strumento che sfrutta la long tail rispondono: noi abbiamo gia' un sito, senza capire niente di come si usa internet.
Sostiene che andrebbe licenziato chi, in risposta ad una pubblicità su internet, ti risponde che ha gia' il sito.
NO: e' una impostazione sbagliata.
Si deve parlare la lingua delle persone con cui si comunica. Deve essere cliente o fornitore ? Ci si capisca.
Se deve essere amico e' piu' facile: semplicemente chi vuole ascoltarti ti ascolta, e ti risponde.
Ascoltare proposte nuove, innovative, a chi non conosce la rivoluzione di internet ? Spreco di tempo.
Poi esistono anche i fenomeni di ignoranza e di ignoranza interessate (per mantenere gli interessi sulle cose che funzionano e dove si guadagna, per non fare entrare altri). Chi non vuole capirti perche' tu non capisci che lui vuole solo lavorare con chi gia' conosce. Per non rischiare.
Quante volte si cerca di parlare a tutti per ottenere il consenso dei piu' ?
Tutto inutile.
Puntare a chi ti vuole ascoltare, a chi vuole lavorare con te. Dargli il modo di trovarti, di parlarti, di conoscerti e di entrare in contatto con te.
Nel video una chiarezza di pensiero forse un po' teatrale, ma certamente diretta.
Senza il blog, non ci sarebbero riflessioni da un punto di vista diverso. Insostituibile.