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"E' importante ricordarsi da dove partiamo, e le persone che ci sono state per farci arrivare dove siamo" - Luca Giacomelli Ferrarini



Banche    

Catricala' contro banche e professionisti

Gli uni per la portabilità dei mutui, i secondi per i costi Uscita d'emergenza ... ingabbiata ... photo credits to Cancia
15.05.2008 - pag. 51887 print in pdf print on web

Indice generato dai software di IusOnDemand
su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

I

I professionisti costano piu' dell'energia elettrica: le parcelle inciderebbero l'8% sulle aziende, mentre l'energia il 6%. Accidenti, avevano ragione i vecchi a far diventare tutti avvocati, commercialisti o dottori.

A parte le battute si prospetta una azione contro gli Ordini intesi come associazioni d'imprese.

L'Europa avanza. L'accusa: troppe resistenze a cambiare qualsiasi cosa.

Quanto alle banche niente di meglio: istruttorie aperte verso 10 banche.

A cosa porterà ? 

Ne parleremo presto con esperti del settore nelle nostre dirette  (sperando che fastweb risolva i problemi alla velocità di connessione).

Leggiamo il comunicato stampa del 23.11.2007:

COMUNICATO STAMPA



MUTUI: ANTITRUST, ACCORDO ABI-NOTAI NON LIMITI AUTONOMIA BANCHE



Rischia di non migliorare la concorrenza e di frenare la portabilità con grave danno per i consumatori. Segnalazione inviata al ministro per lo Sviluppo Economico, Abi e Cnn



La procedura di portabilità dei mutui recentemente resa nota dall’Associazione Bancaria Italiana e dal Consiglio Nazionale del Notariato non deve limitare l’autonomia delle banche nell’attuare la portabilità attraverso soluzioni alternative che potrebbero essere migliori rispetto a quelle concordate.



Lo scrive l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione, approvata nella riunione del 22 novembre 2007, inviata al ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, e alle due associazioni. Secondo l’Antitrust l’iniziativa intrapresa dall’ABI e dal CNN potrebbe infatti non avere individuato le soluzioni più coerenti con lo sviluppo di efficaci dinamiche concorrenziali, e meno onerose e complesse tra quelle possibili, che vanno finalizzate all’esigenza di semplificazione, celerità e contenimento dei costi della procedura. Occorre al contrario garantire la piena libertà da parte delle banche nel competere anche in termini di semplificazione della procedura e assunzione dei costi per garantire la surrogazione gratuita per il consumatore.



In particolare la procedura condivisa dall’ABI e dal CNN:



1) non deve incidere sulla piena libertà della clientela di richiedere direttamente alla propria banca (ad esempio, on line o recandosi allo sportello bancario di riferimento) lo stato del rapporto di mutuo in corso, e di ottenerla in tempi pressoché istantanei. Infatti, nella fase di ricerca e dei primi contatti con la possibile banca nuova mutuante è essenziale che il cliente possa muoversi senza il coinvolgimento nella procedura della banca originaria: questo coinvolgimento potrebbe determinare il rischio di condotte volte a disincentivare la stessa portabilità.



2) potrebbe non tenere in debito conto la pecularietà della fattispecie di surrogazione rispetto alla stipulazione di un mutuo ex novo, incentivando l’applicazione di costi non giustificati. Non sarebbe coerente con lo sviluppo di dinamiche concorrenziali piene, imputare ai clienti, direttamente o indirettamente, costi non proporzionati e giustificati. Ciò vale anche con riferimento alla penale di estinzione anticipata, che non appare un costo giustificato. Infatti la surrogazione, affinché possa esplicare positivamente la funzione di rendere effettiva la mobilità della clientela, e quindi la concorrenza, deve essere attuata, sia da parte della banca originaria che dalla banca surrogante, dando piena attuazione alla logica delineata dalla legge per la quale la surrogazione, oltre ad essere senza formalità, deve essere senza impedimenti o oneri in capo al debitore.



3) sembra presupporre che la surrogazione del mutuo si attui attraverso una costante triangolazione dei soggetti coinvolti (banca originaria, nuova banca e cliente finale). Da un punto di vista concorrenziale tale opzione favorisce l’instaurarsi di dinamiche improprie tra gli operatori e il permanere della clientela con la banca originaria: non è del tutto chiaro infatti come si possa garantire la mobilità della clientela consentendo la partecipazione diretta della banca originaria anche alla stipulazione del rapporto contrattuale tra il cliente e la nuova banca.



Secondo l’Autorità, il mercato deve dimostrare quella vitalità che ad oggi è ancora mancata, instaurando pressioni competitive effettive volte a favorire una naturale riduzione dei prezzi, sia attraverso la surrogazione che con la rinegoziazione dei mutui. Perché questi due strumenti possano portare effettivi benefici è essenziale che l’autoregolamentazione e i singoli operatori si muovano nel senso di rendere gli stessi entrambi ugualmente percorribili, senza indurre possibili ingiustificati oneri (economici e non) sull’uno o sull’altro strumento.



L’Autorità fa comunque salve, laddove ne sussistano i presupposti, altre forme di intervento nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.



Roma, 23 novembre 2007

 


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15.05.2008 Spataro

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